Motorola contro Fujifilm: l’atto finale (forse)

Il produttore condannato al pagamento di 10 milioni di dollari per aver infranto un brevetto nella costruzione di alcuni smartphone

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Motorola Mobility contro Fujifilm. La disputa tra le due aziende per prodotti di telefonia mobile partita nel 2012 sembra essere giunta ad una conclusione. Nel 2012 la giapponese aveva accusato Motorola di aver violato ben tre brevetti che riguardavano le funzioni fotografiche degli smartphone e un quarto connesso alla trasmissione di dati in modalità wireless con particolare indicazione al Bluetooth. Un giudice di San Francisco ha stabilito che la presunta violazione dei brevetti è da considerarsi invalida in tre casi mentre ne sussiste un quarto relativo alla conversione di immagini a colori in riproduzioni monocromatiche. E’ bastato questo per assegnare a Fujifilm un buono pari a 10,2 milioni di dollari che Motorola dovrà sborsare come ammenda.

La disputa

Motorola è stata acquisita lo scorso anno da Lenovo che a sua volta l’aveva prelevata da Google. Secondo i portavoce, Motorola deteneva già alcuni brevetti utili per i suoi prodotti e quindi le accuse di Fujifilm erano infondate. “Siamo soddisfatti di quanto deciso da giudice – ha detto William Moss di Motorola – il verdetto ha stabilito come invalidi tre dei quattro brevetti reclamati. Al momento stiamo valutando di far valere un’opzione anche sul quarto, l’unico che per ora ci condanna”. L’accusatrice aveva chiesto un risarcimento di 40 milioni di dollari sulla reclamata violazione dei brevetti; cifra che si è drasticamente ridotta a 10,2 milioni di dollari dopo la decisione del tribunale di San Francisco. “Per noi è una vittoria” – dicono in Motorola e viste le premesse non può che essere così.

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