Dopo Firefox anche Chrome blocca Adobe Flash

Adobe Flash è ufficialmente morto: cosa succede adesso

Dopo Mozilla, anche Google ha deciso di bloccare Adobe Flash su Chrome a causa della poca sicurezza. Il web chiede la definitiva chiusura del servizio

La violazione dei sistemi della società milanese Hacking Team e la pubblicazione delle sue e-mail aziendali da parte di WikiLeaks ha scatenato un’impensabile reazione a catena nel mondo della sicurezza online. A farne le spese non c’è solo l’azienda italiana ma anche Adobe Flash Player, il lettore video utilizzato in moltissimi servizi. Tra i documenti sottratti ci sarebbero prove inconfutabili di falle all’interno del software che possono essere facilmente sfruttate dagli hacker. Ora moltissime aziende che utilizzano Adobe Flash hanno deciso di bloccarlo.

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Adobe Flash è ufficialmente defunto?

La rivolta contro Flash è partita dal responsabile della sicurezza di Facebook, Alex Stamos, che ha ufficialmente chiesto ad Adobe di fermare il servizio tramite un post su Twitter dopo la scoperta di ben quattro falle zero-day.  “È ora che Adobe fissi la data di morte di Flash”, ha scritto il manager del social network. Mozilla ha bloccato il servizio su Firefox entro brevissimo tempo e ora anche Google ha scelto la stessa strada per Chrome. “Flash vive per inerzia perché è ancora usato da una buona parte di utenti attivi e perché molti siti che lo supportano sono tecnologicamente indietro. – ha sottolineato l’esperto di sicurezza Matteo Flora all’ANSA – Uscirà di scena quando prenderà sempre più piede l’HTML5”. Dal canto suo, Adobe ha confermato di stare lavorando per risolvere le falle.

La crisi di Adobe Flash può considerarsi una vittoria postuma del co-fondatore di Apple Steve Jobs, che ha sempre voluto evitare di integrare il servizio nei suoi prodotti proprio perché temeva falle nelle sicurezza.

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