Instagram e quei filtri per l’hate speech

Il social network ha introdotto la possibilità di filtrare i commenti così da cancellare in via preventiva i più violenti e provocatori

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I social network, si sa, sono piattaforme dalle grandi potenzialità ma anche covo dei peggiori comportamenti della rete. Quelli che una volta si chiamavano “troll”, ora hanno un nome e un volto, spesso inventati, e si aggirano tra le maglie dei servizi più comuni per scatenare polemiche e panico, spesso senza motivo. Se già Facebook e Twitter hanno introdotto strumenti utili a segnalare comportamenti del genere, ora tocca a Instagram, tra i più usati dai teenager e più esperti. La rete per la condivisione delle foto ha dunque introdotto la possibilità di filtrare i commenti degli iscritti togliendo di mezzo insulti, maldicenze e incitazioni alla violenza.

Come si attiva

La novità è stata comunicata ieri da Kevin Systrom, CEO di Instagram, che ha spiegato come la funzione rientri nei piani del sito per assumersi maggiori responsabilità nei confronti degli utenti, con l’obiettivo di rendere la piazza virtuale un luogo migliore. Per attivare il filtro anti “hate-speech” si deve entrare nel menu delle impostazioni dell’app su iOS o Android, cliccando sull’icona a forma di ingranaggio. Dal menu che compare bisogna scegliere Commenti e poi entrare nella sezione dei filtri. Sarà possibile applicarne due diversi per tipologia: uno semplice e pre-impostato e l’altro più avanzato, in cui inserire le parole chiave che fanno scattare la censura sul commento. La differenza è che in questo modo non si dovranno più cancellare i singoli post indesiderati manualmente, visto che non verranno del tutto visualizzati in calce alla foto a cui si riferiscono.

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