Novartis ci ripensa sulle Google Lens: “È troppo presto per provarle”

Le lenti sviluppate con Google sarebbero dovute entrare in una fase di test entro il 2016. Il progetto è stato messo da parte in attesa di sviluppi futuri

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Nel 2014, Novartis e Google annunciarono l’avvio di una collaborazione per lo sviluppo di un paio di lenti a contatto intelligenti, in grado non solo di correggere la vista ma anche di leggere il livello di zucchero nel sangue. Accessorio avanzato per monitorare periodicamente il livello di diabete, le Google Lens sarebbero dovute entrare in una fase di test entro il 2016 ma non sarà così. Stando a quanto comunicato dalla stessa Novartis, indicata come azienda pronta ad avviare la sperimentazione su pazienti comuni, i tempi sono ancora acerbi per veder realizzato un obiettivo del genere, nonostante il lavoro di finalizzazione e miglioramento avanzi costantemente.

Nuovo traguardo: 2017

“È troppo presto per dire quando cominceranno le prove cliniche sugli umani. Ci sono processi tecnici complessi, sia da parte nostra che di Google, per questo stiamo analizzando di volta in volta come andare avanti” – ha detto un portavoce della multinazionale farmaceutica. Le lenti a contatto smart, teorizzate due anni fa, saranno di due tipi: uno per le persone con presbiopia, l’altra per la misurazione del glucosio nel sangue in pazienti diabetici. L’unità di Novartis specializzata è Alcon, divisione che lavora nel campo della medicina oculare e che nel 2014, secondo le parole del CEO di Novartis Joe Jimenez, aveva tracciato le linee guida del percorso da seguire, parlando di un prodotto reale nel giro di un quinquennio. Dal lato di Google c’è invece Verily, acquisita da Mountain View nel 2015.

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