Veeam, accelerare sul cloud

Al WMworld 2017, il fornitore di soluzioni di backup e di availability conferma l’espansione sempre più decisa anche nell’ambito delle infrastrutture cloud

Barcellona – Oltre 250mila clienti e quasi 14 milioni di macchine virtuali protette. Non si può certo dire che Veeam, il fornitore di soluzioni di backup e soprattutto di availability, che ha fatto della disponibilità “always on” del data center la propria bandiera, non abbia conquistato in poco più di dieci anni di vita un posto al sole nel panorama IT mondiale. Sancito anche da Gartner, che per il secondo anno consecutivo ha posizionato Veeam tra i leader nel quadrante magico relativo al Data center backup e al Recovery software. A questo riguardo, Peter McKay, che da poco più di un anno è entrato in azienda in qualità di Presidente e CEO, e che Data Manager ha incontrato a Barcellona, ha sottolineato che “si tratta del nostro maggiore avanzamento sia nella vision sia nell’abilità di esecuzione, nel percorso che ci vede leader nelle soluzioni di availability per le aziende con ambienti multi-cloud e di cloud ibrido, che ci vedrà ancora in posizione preminente in un futuro sempre più incentrato sul cloud anche con il rilascio della nuova Veeam Availability Suite v10 prevista all’inizio del prossimo anno”.

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Il business mediterraneo

A Barcellona, dove Veeam aveva uno stand tra i maggiori, e soprattutto strategicamente posizionato al centro dell’area espositiva, il cloud si è riaffermato come il nuovo ambito di crescita della società, come non ha mancato di sottolineare in una conversazione con Data Manager anche Albert Zammar, Vice President della Regione EMEA South di Veeam, che comprende, oltre all’Italia, anche i due paesi iberici e altre nazioni mediterranee, tra le quali Turchia e Israele. “Nella mia area sto riscontrando da tempo un ottimo livello di crescita del business, con particolare riguardo per Spagna e Turchia, oltre ovviamente all’Italia che vede incrementi nell’ordine delle due cifre”, ha evidenziato Zammar, spiegando che “tra i fattori di crescita c’è sicuramente l’arrivo in maniera impetuosa della digital transformation e soprattutto la pervasiva adozione delle infrastrutture cloud, tanto che proprio nell’ambito del cloud i numeri relativi vedono sostanzialmente un raddoppio anno su anno”.

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Indipendenza dalle infrastrutture

In ambito cloud, secondo Zammar, “il nostro successo nasce dall’essere indipendenti dalle infrastrutture e dal tipo di hypervisor, che ci permette di spostare i carichi di lavoro attraverso qualsiasi tipo di cloud, anche ibrido, con una flessibilità che non prevede obblighi di scegliere tecnologie particolari o servizi costosi, a differenza di certi sistemi legacy che obbligano ad acquistare tecnologie che oltre al costo hanno anche un impatto sulle prestazioni degli applicativi”. Se questi rappresentano i fattori esterni della crescita di Veeam, vi sono anche quelli interni: “grazie all’inserimento di molte nuove figura professionali, adesso disponiamo di un team a regime, che ci permette di essere sempre più incisivi sul mercato, dove abbiamo conquistato nuove fasce di clienti, come quella delle large enterprise e delle medie aziende, pur continuando ad avere un business molto interessante anche nell’ambito SMB, che è guidato dal Canale che rimane molto fidelizzato anche a livello di mindshare”, ha concluso Albert Zammar.