Qualcomm è la prima a testare il 5G via mobile

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I chip dell’americana sono pronti alla rivoluzione della comunicazione via web: 5 gigabit al secondo grazie allo Snapdragon X50

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Sembrano sempre molto lontani i tempi in cui cominceremo, seriamente, a utilizzare il 5G. Se ne parla oramai da anni: la rivoluzione della comunicazione via web è dietro l’angolo e non attende altro che le implementazioni infrastrutturali degli operatori. Quando queste saranno realtà, avremo dispositivi già pronti per navigare con il nuovo standard? Grazie a Qualcomm si. La produttrice americana di chip ha infatti avviato i primi test del suo Snapdragon X50 5G, il modem che supporta, assoluta mondiale, il 5G. Ciò vorrà dire scaricare 5 gigabit al secondo in modalità wireless, sia dentro casa che in giro per la città, a quel punto davvero smart city. Certo, serviranno degli anni ma tornare indietro non sarà più possibile.

Cosa comporta

La prossima generazione di tecnologia cellulare avrà un impatto devastante, in termini positivi, sulla società e sul modo di vivere delle persone. La stessa Qualcomm aveva cercato di analizzare i trend del futuro tramite una ricerca commissionata all’Università della California a Berkeley, dove il professore David Teece aveva condotto uno studio insieme a IHS Markit, agenzia esperta in ricerche di mercato. Il risultato: il 5G creerà circa 22 milioni posti di lavoro e un aumento dell’economia globale di 12,3 trilioni di dollari, una cifra spropositata al solo pensarci.

I primi passi sono rappresentati proprio dal modem X50 5G, che ha dimostrato di poter partire con un ottimo 1,25 gigabit al secondo nella frequenza radio di 28 GHz entro cui è stato sperimentato. Quando la tecnologia sarà del tutto pronta allora si arriverà ai fatidici 5 Gbps, almeno così dice Qualcomm. Bisogna dire che si tratta pur sempre di test. Stando alle recenti indicazioni, cominceremo a vedere l’hardware a bordo degli smartphone solo nel 2019, qualche mese prima della disponibilità del 5G nei principali mercati e un’adozione piena per il 2020.

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