Vodafone, il 5G per fare di Milano il campione europeo

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Con l’obiettivo di coprire l’intera area milanese entro due anni, un investimento con 28 partner e 90 milioni di euro, nel segno dell’Internet of Things e delle reti di nuova generazione

La parola ufficiale, più volte ripetuta nel corso della presentazione, è “sperimentazione”. Ma appare chiaro che le forze messe in campo a Milano in ambito 5G da Vodafone, in collaborazione con il Politecnico della città e altri 28 partner, vanno molto al di là di un semplice test. Non a caso, l’annuncio ufficiale della sperimentazione del 5G, che vede protagonista la città di Milano e l’area metropolitana, ha visto la presenza a Palazzo Marino in primis del Sindaco Giuseppe Sala, insieme ad Aldo Bisio, Amministratore delegato di Vodafone Italia, Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, Francesco Vassallo, Consigliere Delegato alla Semplificazione e digitalizzazione della Città metropolitana, Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, e di Antonello Giacomelli, Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico.

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Più velocità e meno latenza

Proprio il Ministero stesso aveva emesso il bando per la sperimentazione, che poi è stato vinto da Vodafone, che ha anche assicurato un investimento di 90 milioni di euro complessivi. Con obiettivi sicuramente ambiziosi: “Da domani mettiamo davvero in campo il 5G, portandolo fuori dai laboratori per metterlo a disposizione della città”, ha spiegato Aldo Bisio, assicurando che “entro il 2018 costruiremo un’infrastruttura 5G che coprirà l’80 per cento di Milano e area metropolitana, per poi completare la copertura entro il 2019”. In sostanza, tra poco più due anni, in base a quanto dichiarato, Milano sarà interamente 5G, con tutto quello che ciò comporta in termini di vantaggi tecnologici, non solo in termini di velocità della rete, che può anche superare i 10 Gbps, ma anche e soprattutto in termini di latenza, che è davvero ridotta, e di capacità di gestire quantità impensabili di dispositivi connessi in chiave Internet of Things.

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Open Lab per l’IoT

Quest’ultimo dato è stato sottolineato in maniera particolate da Aldo Bisio: “Con le nuove reti 5G si possono connettere fino a 1 milione di dispositivi per kmq, e questo significa, per una superficie come quella dell’area metropolitana milanese che è di oltre 1.500 kmq, che potremmo avere miliardi e miliardi di dispositivi connessi”. Ma non solo: “Come Vodafone abbiamo anche attivato un ‘Open Lab IoT’, aperto a tutti proprio per dimostrare quanto l’IoT costituisca una priorità strategica volta a costruire questa nuova economia digitale”, ha proseguito Aldo Bisio, annunciando anche un “bando per le startup a supporto dell’innovazione nel 5G, proprio perché non ci basta realizzare un’infrastruttura ma favorire un ecosistema di software e soprattutto di immaginazione e innovazione, quella che viene dalle startup tecnologiche e dalle PMI, che spesso sono più innovative di quanto si pensi”.

Partner di rilievo

Il finanziamento per le startup, sotto il cappello dell’iniziativa “Vodafone Action for 5G”, è di 10 milioni in quattro anni, e verrà svolto in collaborazione anche con il PoliHUB del Politecnico di Milano. Che non è l’unica partnership eccellente in questa nuova avventura, visto che vi hanno aderito anche 28 imprese, con nomi che vanno da Qualcomm a Huawei e da FCA a Esselunga, passando anche per IBM, Eni e Sky, solo pe fare qualche nome. I progetti individuati in questa prima fase sono 41, con applicazioni in sette diversi settori verticali che spaziano dalla salute alla sicurezza, dall’energia ai trasporti, dall’education all’intrattenimento.

La capitale europea del 5G

È grazie a questi progetti che Milano può definirsi “la capitale europea del 5G”, come ha sottolineato Antonello Giacomelli, che ha aggiunto, utilizzando una metafora ciclistica, “per la prima volta l’Italia non è solo nel gruppo di testa, ma è proprio in fuga: il vantaggio è di qualche secondo, ma dobbiamo mantenerlo”. Una visione di lungo termine anche quella di Beppe Sala, che ha parlato di “passaggio molto delicato e importante per la nostra città e il nostro territorio, inteso ancora una volta come nostra determinazione a dimostrare che abbiamo la tempra e la volontà di esprimere progettualità a lungo termine, che non può non passare da una rivoluzione digitale”.

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