Google e Tencent insieme per i brevetti

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Google progetta di tornare in Cina ma il Governo USA vuole vederci chiaro

Google si accorda con Tencent per lo scambio di brevetti e spera di vedere finalmente aperte le porte della Cina

In Occidente Tencent è poco conosciuta ma si tratta di un vero e proprio colosso cinese nel campo delle comunicazioni, intrattenimento e media. L’azienda fondata da Ma Huateng e Zhang Zhidong ha attualmente una capitalizzazione di 500 miliardi di dollari e oltre a possedere la celebre app di messaggistica WeChat ha investito anche in importanti aziende come Tesla, Spotify e Snap, il cui redesign del proprio servizio non è stato accolto di buon grado dagli utenti. Google ha deciso di allearsi con Tencent nel settore dei brevetti ma il suo vero obiettivo è quello di ritornare finalmente in Cina.

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Google ha stretto una partnership con Tencent per lo scambio di brevetti a lungo termine che come ha sottolineato il responsabile Mike Lee le permetterà di concentrarsi “sullo sviluppo di migliori prodotti e servizi per i nostri utenti”. Nokia ad esempio ha effettuato un’operazione simile con Xiaomi. Grazie a questo accordo si eviteranno contenziosi in merito a nuove tecnologie che solitamente si concludono con multe e risarcimenti milionari. Apple e Samsung si scontrano da anni sui brevetti ed entrambe hanno visto alleggerirsi sensibilmente le tasche tra denunce e ricorsi in appello.

L’accordo con Tencent permetterà a Google di raggiungere un obiettivo ancora più ambizioso, ovvero tornare in Cina dopo 8 anni di blocco. Big G ha cominciato a investire in questo nuovo e importantissimo mercato aprendo un centro per l’intelligenza artificiale a Pechino e investendo nella piattaforma di streaming Chushou. Questa strategia ha pagato, tanto che Translate è diventato di nuovo disponibile su mobile in Cina. Tencent potrebbe rivelarsi il cavallo di Troia ideale per farsi accettare nuovamente da Pechino.

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