Vero può diventare l’anti Instagram?

vero app

Vero è un’app lanciata nel 2015 che ha avuto un boom di download nell’ultimo periodo. Alcuni ritengono sia la migliore alternativa a Instagram

C’è una nuova app che in questi giorni è balzata all’onore delle cronache. Si tratta di Vero, un social network che si propone come alternativa a Instagram e punta sulla sicurezza della privacy. L’app è stata realizzata da Ayman Hariri, figlio dell’ex primo ministro libanese Rafik Hariri, e si presenta come “il vero social network”. Il software è stato lanciato nel 2015 ma solo oggi ha ricevuto l’attenzione degli utenti di tutto il mondo. App Annie ha stimato che Vero è passata dalla 566esima posizione in classifica tra i contenuti più popolari per smartphone al primo posto in appena quattro giorni.

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Vero consente di accedere al servizio inserendo un codice di sicurezza inviato sul telefono. L’app distingue i contatti tra privati, amici, conoscenti e seguaci. L’utente può condividere foto, link, musica, film, libri e luoghi. Brani, lungometraggi e romanzi possono essere scelti all’interno di un apposito catalogo fornito da Vero. Nella Home sono presenti alcuni contenuti selezionati dal team dell’app, gli hashtag e le persone più popolari e anche i prodotti che si possono acquistare. Mancano invece la possibilità di condividere contenuti in streaming e le tanto celebrate Storie, che anche Google ha deciso di inserire all’interno del suo motore di ricerca.

Secondo gli esperti, il successo di Vero è da imputare principalmente al malumore degli utenti nei confronti del cambio di algoritmo adottato da Instagram. La piattaforma di proprietà di Facebook, che pare abbia in suo possesso i dati più personali di metà della popolazione europea, non mostra più i contenuti in ordine cronologico e i post consigliati sono diventati molto più invadenti. Vero invece propone i contenuti nell’ordine in cui vengono condivisi e al momento non prevede pubblicità. Hariri ha confermato a Mashable che in futuro verrà comunque previsto un sistema di monetizzazione. L’idea è di ottenere una percentuale sui ricavi derivanti dalla vendita di prodotti tramite l’app o introdurre un piccolo abbonamento annuale da pochi dollari.

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Vero potrebbe seguire la stessa strada di Telegram, che ha fatto il suo successo ponendosi come alternativa sicura a WhatsApp. Il problema è che l’app di proprietà di Facebook dopo aver introdotto la crittografia ha superato ampiamente il miliardo di utenti mentre il software di Pavel Durov, che sta cercando di risolvere alcuni problemi dovuti ad un attacco hacker, non supera i 170 milioni di utilizzatori. Vero è un fuoco di paglia o abbiamo trovato il degno successore di Instagram? Probabilmente lo scopriremo solo tra qualche mese.