Il co-fondatore di WhatsApp consiglia: “Cancellate Facebook”

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Alla luce dello scandalo Cambridge Analytica, il co-fondatore di WhatsApp Brian Acton ritiene che sia arrivato il momento di cancellare il vostro account Facebook

Facebook sta vivendo il momento peggiore della sua storia. Prima sono arrivate le accuse di aver favorito la diffusione di fake news poi si è scoperto che effettivamente il social network sfrutta le debolezze dei suoi iscritti per costringerli a essere attivi e presenti sulla piattaforma. Appena qualche settimana fa il CEO Mark Zuckerberg aveva annunciato grandi cambiamenti a partire dalle modifiche all’algoritmo per dare maggiore evidenza ai contenuti condivisi da amici e parenti. Ogni tentativo di riguadagnare la fiducia degli utenti è però fallito alla luce dello scandalo Cambridge Analytica. Il social network ha infatti permesso a un’azienda vicina a Donald Trump di spiare gli account di 50 milioni di americani per favorire la vittoria del tycoon alle elezioni presidenziali del 2016.

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Secondo Brian Acton, co-fondatore di WhatsApp insieme a Jan Koun, la violazione della privacy di milioni di persone è un motivo più che sufficiente per cancellare il proprio account di Facebook. “È il momento. #cancellafacebook”, ha twittato sul proprio profilo ufficiale. Acton ha lavorato presso l’azienda di Menlo Park dal 2014 fino all’anno scorso. L’ingegnere con un patrimonio stimato di 6,5 miliardi di dollari ora si occupa dello sviluppo di Signal, un’app di messaggistica che fa della sicurezza il suo punto di forza e per questo è la preferita di Edward Snowden. Acton non è l’unico ex dipendente di Facebook ad aver criticato l’azienda negli ultimi mesi. Chamath Palihapitiya, che in passato si è occupato della crescita degli utenti, afferma che il social network sia un pericolo per la stabilità della società mentre il collega universitario che lavorò con Zuckerberg alla prima versione della piattaforma ritiene che questa sia il simbolo del fallimento del sogno americano.

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Nel frattempo Facebook ha perso una cifra vicina ai 9 miliardi di dollari dovuta al crollo dei titoli in Borsa. Inoltre, arrivano ulteriori conferme che il caso Cambridge Analytica costerà il posto ad Alex Stamos, numero uno della sicurezza informatica per il social network. Il manager dovrebbe dimettersi in agosto.