L’acquisizione di Italtel, realizzata lo scorso dicembre 2017, consegna al Gruppo Exprivia una posizione particolarmente solida nell’ambito dell’Ict non solo Italiana, ma di livello internazionale
L’occasione è stata offerta dalla Star Conference, evento di due giorni organizzato per far incontrare le aziende Star, cioè quelle a maggior tasso di crescita della Borsa di Milano, con gli investitori attuali e potenziali. È qui che Exprivia può dimostrare la bontà dell’operazione che nel dicembre 2017 le ha consentito di acquisire Italtel. «Exprivia è cresciuta sempre, fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2005 – ha esordito Gianni Sebastiano, direttore della pianificazione strategica e investor relator di Exprivia -, sia in modo organico, sui mercati in cui opera, sia attraverso acquisizioni mirate» come quella di Italtel.
In effetti l’acquisizione di Italtel è stata un processo meditato, di portata strategica che, iniziato nel 2015, è stato concluso solo dopo oltre un anno. «La prima lettera di interesse di Exprivia a Italtel è stata spedita nella seconda metà del 2015», ha spiegato Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia. In totale questa operazione ha coinvolto investimenti pari a 115 milioni di euro, di cui 25 milioni direttamente versati da Exprivia, 6 da Cisco, che ha investito ulteriori 16 milioni per l’acquisizione di azioni privilegiate e alcune banche con 66,8 milioni di euro. Il valore aggiunto portato da Italtel al nuovo Gruppo nato dall’acquisizione è duplice: da un lato, una forte presenza internazionale, soprattutto nei mercati del Sud America e del Nord Europa, dall’altro le competenze e la specializzazione sia tecnologica che commerciale nel settore delle telecomunicazioni.
Il famoso telefono Grillo offerto dall’allora Sip nel proprio catalogo ed esposto al Moma di New York, è stato per esempio sviluppato in Italtel. «Il nuovo Gruppo ha un fatturato complessivo di 600 milioni di euro – ha aggiunto Favuzzi -, con circa 3.400 persone in produzione e più di 1.000 alla ricerca e sviluppo». La sola Exprivia ha chiuso il 2017 con un fatturato di oltre 161 milioni di euro, con un risultato netto pari a 5,3 milioni. Italtel, dal canto suo, ha al suo attivo 430,2 M€ di fatturato 2017 (cresciuto del 6% rispetto al 2016), di cui oltre 270 realizzati in Italia e 160 all’estero.
Obiettivi condivisi
La genesi dell’operazione Italtel è stata legata anche all’esistenza di obiettivi condivisi con Exprivia. Primo tra tutti, lo sviluppo di soluzioni in ambito software e servizi e la crescita sui mercati esteri. «Come mostrato dai dati Assinform -, ha spiegato Stefano Pileri, CEO di Italtel -, il mercato ICT è cresciuto lo scorso anno del 2,3%, ma i segmenti relativi alla cybersecurity (+12%), al Cloud Computing (+20%) e all’IoT (Internet-of-Things, +16%) sono quelli più promettenti, dove il nuovo Gruppo intende competere». Oltre, naturalmente, ad altri importanti fronti, come quello dell’Industria 4.0. L’obiettivo dichiarato per il futuro è comunque quello di «essere una delle entità industriali italiane più importante nel digitale – ha concluso Favuzzi -, in grado di fornire un’offerta completa di soluzioni per la digital transformation e di gestire l’intera catena del valore ICT, dalle infrastrutture alle applicazioni e ai servizi, a beneficio dei nostri clienti e dei partner».