La Russia blocca Telegram ma ci rimettono anche Google e Amazon

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La Russia ha bloccato 18 milioni di indirizzi IP per impedire l’utilizzo di Telegram ma anche Google e Amazon hanno registrato disservizi

La Russia sta portando avanti una guerra contro Telegram. L’app di messaggistica di Pavel Durov non consente alle autorità di accedere ai contenuti condivisi dagli utenti nelle chat nonostante una nuova legge lo imponga per contribuire alla lotta al terrorismo. Il Roskomnadzor (RKN), l’ente locale che si occupa della gestione delle telecomunicazioni, ha quindi ottenuto dal tribunale di Mosca il blocco della piattaforma su tutto il territorio nazionale. L’autorità ha poi richiesto ad Apple e Google di rimuovere il software da App Store e Play Store per impedirne il download e non avendo ricevuto risposta ha provveduto a bloccare 18 milioni di indirizzi IP in modo da impedire agli utenti di sfruttare i nodi della Rete per continuare a utilizzare l’app. Quest’ultimo provvedimento ha però creato un problema inaspettato.

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La sospensione degli indirizzi IP, che secondo quanto afferma l’RKN su Facebook ora sono 19 milioni, ha causato dei disservizi ai sistemi basati sul cloud di Google e Amazon. TechCrunch afferma che diversi utenti russi hanno difficoltà ad accedere al motore di ricerca, Gmail e anche alle notifiche push dei dispositivi Android. Amazon non ha confermato i problemi tecnici ma pare che diverse aziende che si appoggiano alla sua nuvola come Twitch e Spotify, che sta studiando una nuova versione gratuita più completa, siano diventati inaccessibili. Il coinvolgimento delle due multinazionali statunitensi nella vicenda potrebbe andare a favore di Telegram. In vista dei Mondiali di Calcio 2018 molti utenti stranieri avranno bisogno di accedere ai servizi delle due aziende nel Paese e per evitare un fallimento della manifestazione è possibile che il Cremlino decida di ammorbidire la sua posizione nei confronti dell’app di Pavel Durov. L’esperto di informatica nel frattempo ha ottenuto il sostegno di molti cittadini russi che hanno partecipato a un flash mob a Mosca. Questo weekend i cieli della capitale si sono infatti riempiti di aeroplanini di carta, simbolo dell’app di messaggistica.

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