Telegram Passport, la chiave d’accesso alla blockchain della chat russa

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Telegram Passport è un sistema che permette di autenticarsi in sicurezza per accedere a Telegram Open Network, piattaforma blockchain per la compravendita di servizi e prodotti tramite cryptovaluta

In questi mesi l’opinione riguardo alla cryptomonete è decisamente cambiata ma molte delle grandi aziende hanno incominciato a interessarsi alla blockchain per garantire un maggiore livello di protezione ai propri clienti. HTC ha presentato uno smartphone chiamato Exodus basato su questa tecnologia mentre Huawei prepara un app wallet per monete digitali che sarà disponibile gratuitamente. Telegram è intenzionata a lanciare una propria cryptovaluta e per questo progetto ha già raccolto circa 2 miliardi di dollari di finanziamenti, considerati più che sufficienti dal fondatore dell’app di messaggistica Pavel Durov. Il sistema di scambio delle monete digitali sarà gestito dalla piattaforma di blockchain Telegram Open Network (TON) e oggi si è scoperto come si farà ad accedervi.

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AppElmo ha scoperto una serie di documenti che fanno riferimento a Telegram Passport, un nuovo sistema di autenticazione legato alle cryptomonete. I file sono stati rimossi dal sito della chat dopo poche ore ma ne sono comunque stati realizzati alcuni screenshot. Il servizio servirà da cassaforte in cui salvare informazioni personali (nome e cognome, data di nascita, indirizzo, etc.) e le scansioni di documenti d’identità come il passaporto. Questi dati verranno protetti dalla crittografia esattamente come qualsiasi chat e saranno utilizzati poi dai bot per verificare automaticamente l’identità degli utenti prima di consentirgli l’accesso a determinati servizi e beni. Telegram Passport quindi velocizza il processo di autenticazione e lo rende più efficiente. Al momento non si sa molto altro riguardo a Telegram Open Network ma stando ai rumors è probabile che una versione di prova potrebbe essere lanciata alla fine dell’estate.

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Nel frattempo l’app di messaggistica deve ancora affrontare il bando imposto dalle autorità russe in tutto il Paese. La chat è stata bloccata anche in Iran ma curiosamente il numero di download è tornato a crescere in Russia.