Google progetta di tornare in Cina ma il Governo USA vuole vederci chiaro

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Google progetta di tornare in Cina ma il Governo USA vuole vederci chiaro

Google avrebbe intenzione di assecondare la censura e la sorveglianza del Governo cinese pur di tornare a lavorare nel Paese. Il Governo americano chiede delucidazioni sui progetti di Big G

Da tempo Google progetta di tornare in Cina, un mercato troppo ghiotto per non interessare il colosso di Mountain View. Oltre 800 milioni di potenziali utenti non possono utilizzare i servizi di Big G e la multinazionale fondata da Sergei Brin e Larry Page ha deciso di porvi rimedio. Stando a quanto riporta il sito The Intercept, Google ha allestito un piano chiamato “Dragonfly” pensato per adeguare il suo motore di ricerca alle esigenze del mercato cinese. Questa particolare versione del software per Android permetterebbe di cancellare in automatico i risultati ritenuti “pericolosi” da Pechino e associare le keyword utilizzate all’utente che le ha digitate. Non solo, tutti i dati sarebbero poi conservati all’interno di server localizzati nel Paese in modo che il Governo possa avervi libero accesso in ogni momento.

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La notizia ha suscitato un certo clamore e alcune organizzazioni come Amnesty International si sono scagliate contro i progetti di Google. L’azienda deve anche affrontare una fronda interna che comprende un migliaio di dipendenti. Jack Poulson, ricercatore per Big G da due anni, si è addirittura licenziato in quanto la società non avrebbe rispettato i suoi impegni sul fronte dei diritti umani. Google deve ora affrontare un ulteriore problema. Stando a quanto riporta Routers, un gruppo di 16 deputati americani bipartisan avrebbe chiesto alla multinazionale come intende pianificare il suo sbarco commerciale in Cina e se è disposta ad accettare la censura e la sorveglianza di Internet imposta dal Partito Comunista locale. I rapporti tra Pechino e Washington sono decisamente tesi al momento tanto che alcune aziende come Huawei e Zte hanno avuto problemi a vendere i propri prodotti negli USA. Dal canto suo Google ha confermato che “Dragonfly” è solo un progetto “esplorativo” e che non è “vicino al lancio”. La risposta ai quesiti del Governo americano dovrebbero comunque arrivare nel corso dell’audizione del Senato in programma il 26 settembre.

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