Google rischia davvero di essere bandita in Russia

Google rischia il bando in Russia

Google rischia non solo la censura ma anche l’interruzione del servizio in Russia per non aver accettato la censura governativa

Google ha talmente indispettito la Russia che potrebbe essere oscurato nel Paese esattamente come avviene oggi in Cina. Big G infatti per l’ennesima volta non si è piegata alla richieste del Roskomnadzor, l’organo governativo per la gestione delle telecomunicazioni. Quest’ultimo aveva ordinato al colosso di Mountain View di collegare il suo motore di ricerca al sistema di informazione statale federale (FGIS) come prevede una legge del 2018. In sostanza si tratta di un apparato di censura che permette al governo di controllare le ricerche online degli utenti. Aziende vocali come Yandex, Sputnik e Mail.ru si son adeguate mentre altre come Google si sono rifiutate. La società fondata da Larry Page e Sergej Brin, che deve affrontare anche uno scandalo sessuale negli Stati Uniti, ha subito diverse multe in passato (da 500mila a 440 milioni di rubli) per il suo atteggiamento ma secondo un rapporto di Interfax il motore di ricerca potrebbe essere completamente bloccato nel caso in cui si ostinasse a non sottostare alle richieste del Cremlino.

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“Google non ha accettato di rimuove, ciecamente, i link dall’elenco dei corpus di ricerca – ha detto un portavoce del gruppo statunitense – e c’è un motivo: esaminiamo i collegamenti inviati sulla base di uno per uno e interveniamo solo dopo la revisione”. Non è la prima volta che Big G finisce nei guai in Russia. In passato l’azienda è stata infatti multata per aver imposto il suo motore di ricerca come predefinito sugli smartphone Android venduti nel Paese. Dopo una serie di battaglie legali, alla fine ha concesso agli utenti di scegliere tra Yandex e la piattaforma Made in Mountain View.

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