Nel 2019 Microsoft continuerà la sua politica di acquisizioni di studi legati al mondo gaming e garantirà il supporto alla realtà virtuale sulla nuova console Scarlett
Il 2019 potrebbe essere un anno particolarmente ricco di novità per l’ecosistema Xbox. L’analista Lewis Ward di IDC insieme agli esperti di GamingBolt ritiene infatti che Microsoft non abbia completato la sua campagna acquisti di software house e anzi proseguirà con nuove acquisizioni nei prossimi 12 mesi. “Microsoft non ha ancora una base di sviluppatori tanto ampia quanto quella di Sony e Nintendo anche dopo queste acquisizioni”, spiega Ward, e questo sarebbe un chiaro “segnale di come vogliano proseguire con nuove annessioni che permettano loro di coprire i principali generi e sottogeneri videoludici per crescere rapidamente”. L’obiettivo è quello di ottenere un maggior numero di esclusive e ampliare il catalogo online per lo streaming. L’azienda di Redmond, che sta pensando di riportare il Kinect su Xbox One, si è particolarmente scatenata nel mondo gaming acquistando l’anno scorso aziende del calibro di Undead Labs (State of Decay 2), Obsidian Entertainment (The Outer Worlds), InXile (Wasteland 3), Compulsion Games (We Happy Few), Ninja Blade (Hellblade Senua’s Sacrifice), Playground Games (Forza Horizon 4) e The Initiative di Chris Cantamessa e Brian Westergaard. Il primo ha immaginato Red Dead Redemption mentre il secondo ha prodotto God of War.
Le novità non finiscono però qui, l’analista prevede infatti che Xbox Scarlett, la nuova console che potrebbe arrivare in due diverse versioni, supporterà nativamente contenuti in realtà virtuale. Ward infatti sottolinea come Xbox One X già consenta di accedere a titoli e funzioni in Windows Mixed Reality e “non capisco perché non l’abbiano ancora fatto, ma di sicuro qualcosa si muoverà in tal senso per la next-gen. Il succo della questione è che nel 2018 le vendite di app e giochi VR sono state due volte più grandi di quelle del 2017 e potrebbero aver superato la soglia del miliardo di dollari”.
