Il ban Usa non spaventa Huawei, almeno nel settore smartphone

Huawei P30

La cinese riporta una chiusura di periodo in buona forma, con una crescita del 26% nelle spedizioni di telefonini

Huawei sembra non temere per nulla le sanzioni statunitensi sulla sua tecnologia. Nonostante gli analisti prevedessero un brusco calo delle spedizioni di prodotti hardware, il gigante cinese sottolinea che, nell’ultimo periodo di riferimento, ha spedito il 26% in più di smartphone, a livello globale. Molto probabilmente la cifra gode in gran parte degli acquisti fatti in Oriente ma è comunque significativa dello stato di salute dell’azienda. Rapporti precedenti avevano previsto perdite tra i 40 e i 60 milioni a causa del divieto degli Stati Uniti, mentre la realtà dei fatti parla di un totale di 185 milioni di smartphone spediti nel primo semestre del 2019.

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Cosa riserva il futuro a Huawei

Il dato arriva a meno di un mese dal lancio della nuova gamma dei mate 30 e 30 Pro, il cui arrivo in Italia è dato per certo ma ancora senza una data e dettagli tecnici a riguardo, tipo la presenza o meno del sistema operativo Android stock senza le Google App oppure il proprietario Harmony OS. Il Mate 30 viene fornito con un’alternativa al Play Store e ai servizi di Google sotto forma di Huawei Mobile Services, che però potrebbero causare dei problemi in quanto a presenza di malware e problemi di sicurezza, riportando la questione a quella del vecchio Play Store, quando il negozio digitale era un’accozzaglia di app alquanto inutili e pericolose che vagavano per la piattaforma.

Huawei ha dichiarato la scorsa settimana di aver visto una certa crescita anche in altri settori, come quello dei PC, tablet, dispositivi indossabili e audio. Inoltre, i ricavi dell’azienda sono aumentati del 24,4% nei primi nove mesi del 2019 a 610,8 miliardi di yuan, più di quanto ottenuto nella prima metà dell’anno, quando il dato era del 23,2%.

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