Corte di Strasburgo: il gestore di un sito è responsabile dei contenuti postati

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha confermato la condanna della Corte dell’Estonia ne confronti del gestore di un sito al cui interno erano presenti commenti diffamatori. L’organo europeo ritiene che il proprietario del portale sia l’unico che possa stabilire le linee guida per i fruitori del sito e a poter rimuovere o moderare quelli considerati violenti, soprattutto nel caso in cui gli autori possono mantenere l’anonimato.

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I precedenti 

Con ogni probabilità il gestore del sito in questione si rivolgerà al Tribunale di grande istanza della Corte per ribaltare la sentenza. In ogni caso le leggi nazionali non si modificano automaticamente alla luce della decisione di Strasburgo. In Italia a maggio di quest’anno il gestore di una pagina di Facebook contro la cartellonistica a Roma è stato condannato a 9 mesi di reclusione per i commenti postati sul suo blog. Inoltre, il deputato di Scelta Civica Stefano Dambruoso ha presentato una proposta di legge per estendere il diritto di rettifica anche ai siti di natura “non editoriale”.

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