Gli italiani su Facebook amano Milan, Ferrari e Nutella ma interagiscono con giornali e tv

Gli italiani su Facebook hanno due grandi passioni: il calcio e i dolci. Dalla studio è anche emerso che il coinvolgimento maggiore, in termini di interazione, gli italiani lo instaurano con le testate giornalistiche

Il Milan ne ha oltre dieci milioni, la Ferrari sfiora gli otto e mezzo, ma anche la cara e “vecchia” Nutella si conferma essere ancora un fenomeno di costume con oltre quattro milioni di fan. Gli italiani e Facebook, un rapporto ormai consolidato, per tanti una seconda casa, per qualcuno una “coperta di Linus”. Forte dei 13 milioni di nostri connazionali che quotidianamente lo utilizzano, Facebook è diventato un termometro per misurare gusti e tendenze, per capire l’aria che tira, per cogliere al volo il “profumo” di macrofenomeni sino a ieri sconosciuti. Per analizzare il rapporto tra gli italiani e Facebook, BlogMeter ha messo in campo il suo strumento “Facebook Social Analytics”, ed ha classificato (periodo 1/31 maggio) le pagine scritte in italiano secondo due dimensioni: il numero di fan e la capacità di un loro coinvolgimento da parte delle aziende.

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Ne è uscito un panorama in qualche modo inatteso, “Dove la forza del brand esercita senz’altro una capacità magnetica per avvicinare gli utenti, ma non è abbastanza se non gli si affianca una chiara strategia tesa a coinvolgere le persone all’interno di un rapporto che in qualche modo sia vissuto come gratificante o utile”, spiega Vincenzo Cosenza, esperto di social media e responsabile della sede romana di Blogmeter. 

Se si considera l’aspetto della numerosità dei fan, gli italiani su Facebook hanno due grandi passioni: il calcio e i dolci. Oltre al Milan, solitario e irraggiungibile in cima al ranking, fanno il pieno di supporter club come Juventus, Inter e Roma. In vetta c’è anche il mitico “cavallino” di Maranello, seguito da una falange di aziende che sfornano prodotti golosi e accattivanti per il palato. Oltre alla citata Nutella, troviamo brand familiari come Magnum, Kinder Bueno, Kinder Cioccolato, Pan di Stelle, ancora Kinder, Martini, Cornetto Algida, Baci Perugina, Estathè.

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Tra i media gli unici presenti sono la trasmissione “Lo zoo di 105” e Mtv. A rappresentare la tecnologia Vodafone Italia e Nokia Italia. A maggio, rispetto al mese precedente, Blogmeter ha registrato un incremento del 12% dei fan di Mtv e della Roma e una crescita del 10% di quelli di Cornetto Algida e Magnum, segno che questo tipo di classifica è mobile oltre che influenzabile dall’investimento in banner.

Ma se dal numero di fan si passa a considerare il coinvolgimento – in termini di numero di like, commenti, condivisioni, post spontanei – la classifica cambia completamente. Al primo posto la free press Leggo che per ogni 1000 fan ne stimola mediamente 80. E al secondo un canale satellitare di televendite come Qvc Italia che ne coinvolge 56. Leggo inserisce sulla sua pagina news popolari, spesso cronaca e gossip, che gli utenti condividono volentieri, mentre Qvc mette in risalto le offerte commerciali che manda in tv. Traduzione: le due aziende si danno da fare per aumentare il tasso di partecipazione. Cosa che fanno con successo anche Visit Trentino, l’azienda di promozione turistica regionale e la social media agency Hub09-Social Design. L’agenzia è preceduta dalla pagina ufficiale del Giro d’Italia, ma a sua volta precede una lunga teoria di mass media: quotidiani come Il Giornale, Il Manifesto, Il Messaggero, Il Fatto Quotidiano, Repubblica, Repubblica XL, Il Secolo XIX e Panorama.it, emittenti radio come Virgin Radio, la rete all news TGcom24, Servizio Pubblico di Santoro.

In classifica si trovano anche pagine dedicate allo sport – S.S. Lazio, Seria A Tim e Juventus – e alla bellezza, Yves Rocher Italia.  “Può sembrare strano che Leggo e Qvc registrino valori di engagement più alti di Repubblica – precisa Cosenza – ma c’è una ragione. Repubblica vanta 947.000 fan, mentre Leggo e Qvc si fermano rispettivamente a 179.000 e 40.500. Indubbiamente più aumenta il numero di fan di un brand, più diventa difficile instaurare un efficace rapporto partecipativo. In generale, però, anziché accontentarsi di collezionare fan, oggi, le aziende dovrebbero investire maggiormente nello sviluppo di una relazione di lungo periodo con le persone”.

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