Google, nuova protezione contro la NSA

Big G ha intenzione di sperimentare nuovi metodi per proteggere gli utenti dalle richieste di accesso ai dati del governo degli Stati Uniti

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La prima mossa è stata sperimentare un nuovo tipo di crittografia per i file conservati su Google Drive, una mossa di protezione della privacy che potrebbe frenare i tentativi degli Stati Uniti, e di altri governi mondiali, di accedere ai dati e alle informazioni personali dei navigatori. Secondo CNET, l’azienda californiana sta tentando attivamente di aumentare la protezione dei file conservati sul servizio di cloud interno e a quanto pare, una piccola percentuale di file su Drive gode già della nuova codifica.

Nuova era nella protezione personale

C’è da dire che Google è la prima delle aziende coinvolte nel datagate a rispondere concretamente alle accuse di collaborazione con il governo statunitense. Dopo che informazioni classificate hanno rivelato l’esistenza di software spia della NSA, Google più che discolparsi ha deciso di procedere decisamente per dotare i propri utenti di un maggiore sistema di protezione.

La NSA può decriptare i file

Meccanismi di questo tipo potrebbero dare alle persone pià fiducia e aumentare l’utilizzo, in generale, delle piattaforme di cloud” – ha detto Seth Schoen, esperto Senior presso la Electronic Frontier Foundation di San Francisco. Tutte le maggiori compagnie web uitlizzano oggi la crittografia, come ad esempio la HTTPS, permettendo agli utenti di avere un certo grado di riservatezza per i loro file. Tuttavia la paura è che i federali, oltre a chiedere l’accesso ai file, abbiano anche gli strumenti necessari per decodificarli, un’ipotesi non così remota e che Google vorrebbe decisamente evitare.

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