Huawei lancia l’Ascend P6s, clone del P6

Dopo i problemi del P6, l’azienda lancia il successore, uguale al precedente

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Tutto cambia perché nulla cambi. La cinese Huawei ha fatto suo il motto del Gattopardo per proporre al pubblico il suo nuovo smartphone Ascend P6s. Vi spieghiamo il perché. A giugno del 2013 l’azienda aveva lanciato sul mercato l’Ascend P6, il più sottile smartphone al mondo grazie ai suoi 6,18 mm. Partendo da un design elegante e distintivo del marchio, Ascend aveva abbinato al device alcune caratteristiche di fascia medio-alta che, unite ad un prezzo inferiore ai 500 euro, potevano suscitare l’interesse di una certa categoria di utenti. Il problema è che dopo qualche minuto di utilizzo continuo, lo smartphone cominciava a surriscaldarsi, causando l’impossibilità di tenerlo tra le mani. Che l’azienda abbia risolto proprio questo problema?

Cosa cambia

A distanza di qualche mese il produttore lancia sul mercato cinese l’Ascend P6s, quello che dovrebbe essere il successore del P6 ma che, in realtà, ne è solo un clone. Il fattore estetico rimane praticamente identico e anche le specifiche tecniche non si discostano poi molto. Resta invariato il display da 4,7 pollici, la fotocamera da 8 Megapixel, i 2 Gb di RAM e la batteria da 2000 mAh. Il sistema operativo è Android Jelly Bean 4.2.2 con l’interfaccia proprietaria Emotion Ui che qui arriva alla versione 2.0. Il vero cambiamento è il processore che passa da un quad-core da 1.5 GHz ad un quad-coe da 1.6 GHz. Un salto di qualità che, con tutta onestà, non giustifica l’arrivo di un nuovo smartphone. 

Leggi anche:  Che succede ai Vision Pro? Gli acquirenti restituiscono i visori di Apple