La porno dipendenza? E’ un’invenzione di psicologi e giornalisti

Non esistono sintomi classificabili o dati scientifici che supportino la tesi della porno-addiction: a rivelarlo è un nuovo studio pubblicato su Current Sexual Health Reports
Risultati che vanno in controtendenza rispetto a quella che era ormai opinione diffusa, dato che il 37% circa degli articoli di ricerca, ovvero poco meno di due ogni cinque, descrive il frequente ricorso al porno come una dipendenza da curare, alla stregua di una malattia.
Solo a settembre dell’anno scorso l’Università di Cambridge aveva scoperto che la visione di materiale hard stimola nei pornodipendenti la stessa area del cervello che si attiva quando i tossicodipendenti fanno uso di droghe.

Il porno fa bene

Classificare la ‘porno addiction’ tra le dipendenze conferirebbe una connotazione decisamente negativa alla condizione di coloro che trovano nel materiale pornografico una valvola di sfogo a tensioni di natura personale: la dipendenza dal porno non andrebbe etichettata come una malattia, emerginando chi ne è affetto, ma assumerebbe addirittura un valore terapeutico; almeno questo è quanto sostiene lo studio condotto dalla New Mexico Solutions.

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Pare che la dipendenza da pornografia non sia stata inclusa nell’ultimo Diagnostic and Statistical Manual a causa della mancanza di prove scientifiche e adesso questa ulteriore ricerca andrebbe a demolire quella che ormai era una teoria ampiamente diffusa.
Saranno contenti in molti soprattutto in italia, dato che il numero più alto di frequentatori di YouPorn si trova proprio a Milano.

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