Infrastrutture: una priorità durante la recessione

I data center, spina dorsale delle capacità informatiche e di rete della maggior parte delle aziende, sono sempre più considerati priorità critiche e, malgrado l’attuale situazione economica, continuano a essere oggetto di costanti investimenti che ne migliorino le prestazioni e l’affidabilità.

Secondo il nuovo sondaggio globale sui data center, commissionato da CommScope con il contributo di Brocade, Eaton e Intel, quasi un terzo (32%) di tutte le società intervistate in tutto il mondo stanno progettando o costruendo nuovi data center, mentre 4 su 5 (83%) data center continuano a usufruire di investimenti in infrastrutture e progetti tecnologici.

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Considerato lo scenario economico odierno, quasi due terzi (65%) degli intervistati ha dovuto dimostrare uno specifico ritorno sull’investimento prima che i progetti proposti di data center fossero approvati.

Oltre 730 professionisti IT di 54 Paesi, con un ruolo di responsabilità dei data center all’interno delle loro aziende, hanno risposto a domande sulle dotazioni, sulla progettazione e sullo sviluppo futuro dei data center.

“È evidente che i data center sono considerati di importanza critica per la mission aziendale, e che tutte le società continuano a investire in questo ambito per garantire che qualità, prestazioni e intelligence supportino efficacemente gli obiettivi della società”, ha detto George Brooks, Direttore di Enterprise Data Centers in CommScope.

“Che si tratti di stare al passo con i nuovi sviluppi della tecnologia e con le nuove applicazioni o di cogliere opportunità di migliorare l’efficienza economica, le aziende di tutto il mondo continuano a investire in progetti di espansione e di miglioramento dei data malgrado la recessione.”

Il sondaggio ha evidenziato anche i seguenti dati.

 Complessivamente, più della metà delle aziende (54%) che investono in nuovi cavi in rame preferiscono soluzioni di Categoria 6A 10Gb/s; le alte prestazioni e l’affidabilità di queste sono infatti essenziali per il consolidamento e la virtualizzazione, colonne portanti delle strategie di sostenibilità ambientale e di riduzione dei costi. Gli aeroporti (86%) e la sanità (71%) sono i settori che presentano la maggiore tendenza all’investimento in soluzioni in rame di Categoria 6A 10G.
Fra le aziende intervistate che stanno installando nuovi cavi in fibra nei loro data center, è netta la preferenza per le fibre multimodali da 10G e 40/100G ottimizzate al laser, con il 31% dei data center che installano OM3 e il 19% OM4.

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I data center continuano a essere oggetto di investimenti in tecnologie di risparmio energetico e dello spazio, come i server blade, che sono più compatti e consumano meno dei tipi precedenti, e la virtualizzazione che consente di eseguire più applicazioni su ciascun server.

Così come le ulteriori risorse informatiche sono compattate nei rack, i data center passano a soluzioni di banda più ampia per ridurre il volume dei cavi. I server blade possono ridurre la complessità della gestione dei cavi rispetto ai server ottimizzati su rack. Il 30% sta già impiegando nuove soluzioni di connettività a 10Gb/s per il backbone della rete e un altro 46% prevede di farlo nei prossimi tre anni.

Nei segmenti di rete orizzontali, il 21% utilizza soluzioni 10Gb/s su rame e un altro 48% prevede di passare a questa tecnologia nei prossimi tre anni. I nuovi cavi in rame ad alte prestazioni, conformi agli standard della Categoria 6A/Classe EA, rappresentano un’opzione di facile installazione per data center ad alte prestazioni.

“La recessione non ha rallentato la domanda dei dati e delle applicazioni online che portano all’espansione dei data center,” ha detto Brooks. “Allo stesso tempo, la crescita dei database di immagini e video incrementa la necessità di infrastrutture a maggior ampiezza all’interno dei data center. Man mano che i server diventano più piccoli e supportano più applicazioni, le densità di connessioni e di banda devono crescere notevolmente.”

Il sondaggio mostra che prestazioni e qualità dell’infrastruttura del data center sono caratteristiche fortemente apprezzate. Prestazioni e facilità di manutenzione incidono sulle decisioni di acquisto più del prezzo (rispettivamente per il 62% e 54% contro il 50% dell’ultimo).

“Migliori prestazioni del data center sono un fattore di efficienza che può aiutare le aziende a contrastare gli effetti della recessione e a prepararsi per la ripresa”, afferma Brooks.

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“L’infrastruttura del livello fisico è al centro dell’attenzione poiché in momenti di picco della domanda può facilmente costituire un collo di bottiglia. Soluzioni a 10G e 40/100G affidabili ed economicamente accessibili diventeranno molto importanti nell’assicurare l’efficienza operativa e di utilizzo dello spazio nei prossimi anni.

Queste infrastrutture di connessione ad alta velocità lasciano spazio ad altre attrezzature e all’aria di raffreddamento, che per il 61% degli intervistati è una preoccupazione al di sopra di ogni altra.”