BBF/Expo Comm Italia: la seconda giornata

Si è chiusa ieri alla Fiera di Roma la seconda edizione di BBF/Expo Comm Italia, il più importante appuntamento dedicato all’innovazione tecnologica in Italia e nell’area del Mediterraneo.

La giornata conclusiva della manifestazione dedicata all’ICT è stata aperta da “Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga”, incontro organizzato dall’Agcom, presente per il secondo anno consecutivo a BBF/Expo Comm Italia, al quale sono intervenuti Enzo Savarese, commissario Agcom, e Fulvio Ananasso, Direttore Studi, Ricerche e Formazione Agcom.

L’incontro è stato l’occasione per presentare i risultati del programma di ricerca ISBUL (Infrastrutture e Servizi a Banda Larga e Ultra Larga) promosso dalla Direzione studi e ricerca e formazione dell’Autorità, con la collaborazione di alcuni dei principali Atenei italiani (Politecnico e Bocconi di Milano, Federico II di Napoli e Luiss, Roma Tre, Sapienza e Tor Vergata di Roma); lo studio ha analizzato i problemi legati allo sviluppo della banda ultralarga in Italia, alla tecnologia utilizzabile per la sua crescita, al ritorno economico per il Paese e agli aspetti giuridici (incentivi e sgravi fiscali per i cablaggi).

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«I risultati finali di questa indagine – ha dichiarato Fulvio Ananasso, Direttore Studi, Ricerche e Formazione Agcom – saranno presentati in primavera. Ad oggi abbiamo alcuni dati parziali ma comunque significativi.

Per realizzare una rete in banda larga che copra il 50% della popolazione dovremmo spendere tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Questo lavoro avrà bisogno di un inventario delle infrastrutture esistenti.

Negli Stati Uniti, per questa indagine sono stati stanziati 350mln di dollari; in Italia potrebbero essere richiesti tra i 30 e i 50mln di euro».

«In Italia – ha aggiunto il dott. Ananasso – alcune municipalità si stanno già attrezzando. Abbiamo degli esempi significativi in Emilia Romagna, a Mantova, a Milano (dove la provincia ha già costruito 1.600 km di rete), a Siena, in Sardegna e in altre località.

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L’Università di Cassino ha collegato le sue 5 sedi con circa 80km di fibra e il Comune si sta organizzando per imitarne l’esempio. A Roma, il Comune si è attivato con gli operatori di settore per regolamentare le nuove reti».

Grande interesse ha destato l’incontro “E-GOV 2012: riflessioni e analisi sul quadro legislativo e sul ruolo del mercato ICT” al quale hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Cianci, Consigliere per l’innovazione del Ministro Brunetta, Nicola Mazzocca, Assessore alla Ricerca ed all’Innovazione della Regione Campania, l’on. Irene Pivetti, Presidente della onlus Learn To Be Free.

Ad oggi, il totale di fabbisogno per il piano di E-Gov è di 1.380millioni di euro, dei quali 248 già disponibili e 1.133 da finanziare. Di questi 1.133 mln, 687 andranno agli obiettivi territoriali, 310 a quelli territoriali, 99 a quelli di sistema e 37 agli obiettivi di sviluppo.

«Al momento – ha spiegato Antonio Cianci, Consigliere per l’innovazione del Ministro Brunetta – i fondi sono “congelati” per una non operatività delle casse. Nel 2009, dobbiamo ricordare che il PIL è sceso del 6% e che ci sono stati investimenti straordinari per l’Abruzzo e gli ammortizzatori sociali. Questi fondi sono approvati, devono solo essere sbloccati».

La Conferenza di HD Forum Italia “L’Alta Definizione nel nuovo panorama tutto digitale: si può fare subito!” ha analizzato la situazione del mercato europeo dell’alta definizione televisiva.

In Francia ci sono 2,4 milioni di utenti per i 5 canali nazionali in HD mentre in Inghilterra sono 2,3 i milioni di spettatori che possono accedere all’alta definizione. Nei paesi scandinavi sono attivi 23 canali in HD, mentre in Spagna e Russia il nuovo sistema sta muovendo i primi passi.

In Italia, Rai e Mediaset offrono già contenuti in alta definizione nelle aree in cui è avvenuto lo switch off, circa il 30% del territorio. Entro la fine del 2010, molte famiglie italiane potranno godere di questa tecnologia gratuitamente o a pagamento.

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Un dato significativo riguarda la distribuzione delle smart card che ha registrato 150.000 attivazioni, con un tasso di crescita giornaliero di 1.500 card.

«L’affermazione dell’Alta Definizione – ha dichiarato l’ing. Frullone, Direttore delle ricerche della Fondazione Ugo Bordoni – dipende da tre elementi: un’efficace politica industriale, un sostegno del mondo universitario e della ricerca, e un’adeguata considerazione delle esigenze del consumatore.

A questo proposito, bisognerà imparare a distinguere tra oggetti destinati a durare a lungo, come gli schermi televisivi, e i decoder che – al pari dei telefonini – seguono l’evoluzione delle prestazioni funzionali e del gusto dell’utenza e quindi si presteranno ad un frequente ricambio. Ad essi è affidata la flessibilità della trasformazione digitale».

«In Italia – il commento di Giancarlo Innocenzi Botti, Commissario AGCOM – la crescita dell’Alta Definizione deve fare leva su contenuti, comunicazione e sulla logica di sistema.

Lo sviluppo di questa tecnologia, che è diventato parte integrante dell’espansione economica del Paese, dovrebbe prendere esempio dal digitale, diventato un argomento di discussione quotidiano».

Nella conferenza “Studies on NGN, wireless and interoperability”, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), la principale agenzia delle Nazioni Unite per le questioni di Information and Communication Technology e il punto di riferimento a livello mondiale per i Governi e il settore privato nello sviluppo delle reti e dei servizi, ha concentrato l’attenzione del pubblico sulle nuove tecnologie come le NGN, le reti di sensori e il testing di conformità e interoperabilità.

«ITU – ha dichiarato Martin Adolph, Project Officer Standardization Policy Division ITU–T – raccoglie la partecipazione di 191 stati membri e circa 700 di settore che lavorano congiuntamente sullo sviluppo di standard internazionali per reti e servizi che includono aree emergenti quali le reti di nuova generazione, l’impatto dell’ICT sui cambiamenti climatici, la cyber security e le telecomunicazioni in campo domestico e automobilistico».

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«Recentemente – ha aggiunto Marco Carugi, Vice Presidente della Commissione di Studio 13 di ITU–T – abbiamo lanciato una iniziativa (focus group on future networks) per preparare l’avvento delle reti del futuro, spingendo per una armonizzazione di tutte le iniziativa di ricerca in corso nel mondo e una consolidata road map della standardizzazione a venire».

Antonio Apruzzese, Direttore Polizia Postale e delle Comunicazioni, Filippo Maria Foffi, Amm. Div. Ministero della Difesa, e Pietro Finocchio, Gen. Isp. Capo. Ministero della Difesa, invece, hanno partecipato a “Difesa e Protezione del Territorio e delle infrastrutture critiche”, incontro sulle soluzioni per proteggere le persone, le risorse e il patrimonio culturale del Paese, riducendone la vulnerabilità in caso di attacchi terroristici, e sul controllo e difesa delle acque territoriali e delle fasce costiere.

Nella tarda serata di lunedì, infine, si è tenuta la cerimonia di premiazione degli eContent Award Italy, riconoscimento ideato per promuovere e supportare la creatività e l’innovazione nel settore dei nuovi media, selezionare su scala nazionale i migliori contenuti digitali e promuovere la loro diffusione internazionale.

Sono stati premiati: Portale Made in Job (categoria eBusiness – eCommerce), Divini Eroi (eCulture and Heritage), Web Community Angeli per Viaggiatori (eEntertainment and games), Nuovo sito Azienda trasporti Milanese SpA (eGovernment and Institutions), Sito Web CODIME (eHealth and Environment), New Bigol press Agency (eInclusion and Participation), Agreste Tv (eLearning and Education), Neolithic Mysteries (eScience and Technology), Personal Digital Vip (Power 2 Women!), Chocolat 3.B Podcast (Create Your Culture!).