Ricaricare lo smartphone con un batterio

Una ricercatrice italiana ha pensato di sfruttare la capacità di alcuni batteri di produrre idrogeno puro per utilizzarlo poi come combustibile

Il Dipartimento dell’Energia americano, che è intenzionato a eliminare entro il 2050 la dipendenza dal petrolio, ha stanziato 700 milioni di dollari in 5 anni per progetti destinati a trovare nuove fonti di energia alternative. Tra questi studi spicca quello di Marina Faiella, biochimica italiana che lavora all’Università dell’Arizona, che sta trovando un sistema per utilizzare i batteri come caricabatterie per smartphone e PC.

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L’idrogeno è il combustibile del futuro

L’idea della Faiella è di sfruttare la capacità di alcuni batteri di sintetizzare l’idrogeno puro in modo naturale per poi utilizzarlo come combustibile. I sistemi attuali per produrre questa fonte di energia praticamente illimitata e pulita non sono adatti a essere utilizzati su larga scala a causa del prezzo degli impianti. L’uso dei batteri risolverebbe il problema.

Ricaricare il cellulare con un bacillo

“Nelle piante e in alcuni batteri esistono delle proteine, chiamate idrogenasi, che sono capaci di convertire protoni in idrogeno molecolare” – spiega la ricercatrice – L’obiettivo è creare dei bio-reattori dove batteri comuni come l’Escherichia coli possano produrre grandi quantità di queste proteine. Il passo successivo sarà immobilizzarle su dei supporti per ricaricare le batterie dei nostri smartphone”.

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