Santiago de Compostela, un incidente annunciato su Facebook

Un macchinista a cui piaceva andare veloce, oltre i limiti. Gli amici lo avevano avvisato ma lui continuava a correre

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Frena vai troppo veloce” e anche “Ti prende la Guardia Civil“. Questi e altri i commenti alla foto che il macchinista Francisco José Garzón Amo aveva postato su Facebook l’8 marzo del 2012, dove si vedeva chiaramente il tachimetro del suo treno toccare i 200 km all’ora. La società di cui è dipendente, la Renfe, non aveva visto il post del suo macchinista? Eppure lui rincarava la dose a chi lo avvertiva che in quel modo i radar lo avrebbero segnalato all’organo di controllo ferroviario. “Che goduria far saltare il radar della Guardia Civil. Bel casino per la Renfe” – aveva scritto.

L’amore per la velocità e l’incidente

Il suo account Facebook è stato sospeso ieri, in seguito all’apertura dell’inchiesta che lo vede come principale responsabile per l’incidente avvenuto ieri a Santiago di Compostela dove hanno perso la vita almeno 80 persone e 178 sono rimaste ferite. L’incidente ferroviario di Santiago è il peggiore nel mondo del 2013 e il piu’ grave in Spagna dal 1944. Solo da poco la linea ferroviaria è stata riaperta al traffico dei treni ordinari ma non ai TAV. Il 52enne macchinista aveva postato tutta la sua passione per la velocità ancora nei commenti alla sua foto: “Sono al limite, non posso andare di più sennò mi multano. Il tachimetro non è truccato!“. Col senno di poi sono frasi che fanno da triste supporto a quello che è successo ieri, quando in corrispondenza della curva “A Grandera” di Angrois il suo treno viaggiava a 190 km all’ora dove il limite era di 80.

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