Siemens Enterprise Communications: oltre la comunicazione unificata

Con Project Ansible nasce la piattaforma di comunicazione aziendale e di collaborazione di nuova generazione che porterà le UCC verso nuovi paradigmi

A cura di Luca Veronese

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È targata Siemens Enterprise Communications la prossima rivoluzione nel mondo delle comunicazioni unificate. E il nome è tutto un programma: Project Ansible, mutuato da un termine sicuramente noto ai cultori della fantascienza, che indica un dispositivo che rende possibile la comunicazione interstellare istantanea. Quasi da fantascienza anche le prestazioni promesse dal progetto, definito senza mezzi termini dall’azienda “un’esperienza coinvolgente che unifica comunicazioni, collaborazione e processi aziendali in una piattaforma unica”. Le caratteristiche principali sono state illustrate da Rick Puskar, vice president for Siemens Portfolio, Vision, Strategy and Marketing Messaging della società, nel corso di un webinar internazionale ricco di anticipazioni, anche nella roadmap: entro la fine dell’anno saranno avviati i primi clienti pilota, e Project Ansible sarà poi disponibile nel corso del 2014.

Due anni di lavoro

Nelle parole di Puskar, il progetto nasce “sulla base di due anni di lavoro, intrapresi in seguito alle nostre analisi dell’offerta attuale dell’UCC, Unified Collaboration and Communications, di cui ci siamo resi conto che in molti casi è tuttora molto difficile da utilizzare per gli utenti finali: una nostra ricerca ha mostrato come il 76% degli utenti impieghi molto del proprio tempo a orchestrare le diverse componenti dell’UCC”. Ecco quindi che lo scopo principale del progetto era “eliminare questo lavoro di orchestrazione, anche per permettere alle persone che operano nelle aziende di liberare a fondo tutte le conoscenze implicite che costituiscono il vero patrimonio aziendale, e che deve circolare il più possibile, per aumentare la competitività e la reattività di business, dato che oggi il 95% delle conoscenze non è utilizzato appieno”, ha proseguito Puskar.

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Esperienza utente tutta nuova

Frutto del lavoro di due anni in collaborazione con Frog, società di consulenza e di design di caratura mondiale, Ansible si caratterizza per voler essere una user experience tutta nuova, e non solo una nuova interfaccia utente. Infatti, nelle parole della società, il progetto è stato “realizzato per andare al di là delle promesse non mantenute dell’UC: aggregazione completa di tutte le componenti comunicative e collaborative, dal social software alle applicazioni aziendali, includendo video, testo, analisi dei dati e comunicazione voce tradizionale”. Ecco quindi che il nuovo strumento di comunicazione unificata è facile da usare, visto che non prevede la consultazione di un manuale; avrà la stessa interfaccia su tutti i diversi dispositivi sui quali verrà utilizzata, come PC, notebook, smartphone, tablet e così via; è interamente personalizzabile; mostra tutte le informazioni utili e necessarie su un solo pannello, quello che in gergo si chiama “a single pane of glass”; e infine permette di effettuare ricerche su tutti i device. Tra le altre caratteristiche, va sottolineato che Ansible “non è intrusivo, in quanto ciascuno è padrone del proprio flusso di lavoro e non viceversa – fa notare Puskar -, permette di aggiungere video alla conversazione, non fa perdere nulla in quanto audio e testo sono intercambiabili, consente di interagire con utenti esterni e con file esterni tipo Dropbox e simili, e soprattutto è in grado di operare anche con tutti i maggiori player come Salesforce.com, per avere i massimi livelli di integrazione nei processi di business aziendali e oltre”. Non resta quindi che aspettare un anno per verificare se le promesse saranno mantenute. Le premesse sembrano esserci tutte.

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