Smartphone: Samsung sorprende con Galaxy. Negli USA Android diventa la prima piattaforma

tagetik

In soli 55 giorni dal suo lancio Samsung è riuscita vendere 3 milioni del suo ultimo smartphone, il Galaxy S II, basato su sistema operativo Android. Performance nettamente migliori rispetto a quelle conseguite in passato con la vendita della prima versione del Galaxy: per venderne 3 milioni erano stati necessari 85 giorni.

Il successo di Samsung, che complessivamente è riuscita vendere sino a oggi 10 milioni dellla prima versione del Galaxy, sono stati ottenuti grazie alla risposta positiva ottenuta in Europa e in Asia. Nel Regno Unito, è stato in cima alle classifiche al primo posto per ben 17 settimane consecutive nelle vendite. In Austria, il Galaxy S II si è posizionato al quarto posto, mentre in Svizzera al terzo. La grande occasione è ora determinata dallo sbarco sul mercato USA, attesa per quest’estate. Dagli Stati Uniti potrebbero arrivare ottimi risultati per Samsung considerato la dinamica di crescita di Android.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

In base alle analisi di ComScore la quota di mercato di smartphone che utilizzando il sistema operativo di Google, relativa al mercato USA, è pari al 36% (dati riferiti ad aprile 2011) e corrisponde a 27 milioni di utilizzatori. Ciò significa che Android è la prima piattaforma smartphone ed è superiore sia a al BlackBerry di Rim sia all’iPhone di Apple. Secondo ComScore quest’ultiima ha una penetrazione di mercato pari al 26%, dieci punti percentuale in meno di Android. Si accentuano invece le difficoltà per Microsoft la cui distanza rispetto ai leader di settore tende ad accentuarsi.

Ben diversa la situazione in Europa dove è Nokia a dominare con la su piattaforma Symbian. Quest’ultima detiene (fonte Comscore marzo 2011) il 43% di market share. Apple è seconda al 20,3%, segue Google (16,3%), Rim e Microsoft.

Leggi anche:  Indra è l'azienda tecnologica più sostenibile al mondo secondo il Dow Jones Sustainability Index