Maxi operazione in Italia: il terribile business della pedofilia “Sadism”

L’Italia al centro della drammatica connessione tra pedofilia e business 3 arresti e 69 indagati a seguito di una denuncia di Telefono Arcobaleno. Purtroppo l’attività del N.I.T.- Nucleo Investigativo Telematico – rischia però di essere l’ultima.

La maxi operazione antipedofilia di oggi sembra raccogliere integralmente l’auspicio espresso, pochi giorni fa, dal Presidente Napoletano, fiducioso che l’azione coordinata delle forze dell’ordine e del privato sociale potessero portare ad una più efficace tutela dei minori.

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“Da 13 anni, ogni giorno, l’attività di Telefono Arcobaleno è quella di aggiornare la mappatura della pedofilia sul web a beneficio delle forze di polizia dei cinque continenti.” ricorda il presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, “da 13 anni segnaliamo situazioni drammatiche che coinvolgono bambini e che, sul web, viviamo spesso per primi.” “Il successo dell’operazione di oggi è un chiaro esempio di ciò che auspica il Capo dello Stato e di come si possa arrivare a perfezionare quegli strumenti di contrasto al traffico di bambini contemplando le energie e gli strumenti di un’Organizzazione che, come Telefono Arcobaleno, è riconosciuta come buona pratica italiana all’estero per la grande esperienza maturata e la tenacia.” dichiara Giovanni Arena.

L’indagine che ha portato alla maxi operazione di oggi e che prevede diverse perquisizioni e arresti in 16 regioni d’Italia, è partita proprio da una delle ormai 233.138 segnalazioni fatte da Telefono Arcobaleno. La segnalazione riguardava materiali pedopornografici esposti in rete e classificati di livello 5 dall’equipe informatica dell’Organizzazione.
“ ll team di Telefono Arcobaleno si avvale di un sistema standard di analisi e classificazione dei materiali pedofili, ormai condiviso con gli interlocutori di tutto il mondo, in questa occasione la segnalazione riportava la presenza in rete di immagini che registravano la tortura di bambini anche molto piccoli ed è stata classificata come di genere Sadism, un genere terribile, ancora poco diffuso ma in costante e preoccupante crescita.” Sottolinea Arena.

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Cresce la domanda e cresce l’offerta, i bambini sono sempre più piccoli, i materiali sequestrati oggi coinvolgevano vittime di 4/5 anni in media. Da questo l’ennesimo allarme di Telefono Arcobaleno, in occasione dell’operazione portata a termine, stamattina, dal N.I.T.- Nucleo Investigativo Telematico .

“Il mercato è in crescita ma il fenomeno non è inarrestabile”, dichiara il presidente Giovanni Arena, “Telefono Arcobaleno chiede che, alle enunciazioni dei diritti che vengono da ogni parte politica si accompagnino azioni concrete. Non si può parlare di speranza in un mondo che non si accorge che i suoi bambini sono usati come merce di scambio, è necessario approfondire la conoscenza di questo triste mercato di bambini, è necessario accorgersi che quel mercato dove è esposta l’infanzia come una merce non ha niente di virtuale ma che, al contrario, ha le proporzioni di un vero e proprio dramma dell’umanità.”

E’ proprio di oggi però anche l’appello che Telefono Arcobaleno ha rivolto a Mussolini e Carfagna: “ NON fermiamo il NIT, è eccellenza nel contrasto della pedofilia on line nel mondo

La maxi operazione antipedofilia di oggi che prova che l’azione coordinata delle forze dell’ordine e del privato sociale porta ad un’ efficace tutela dei minori, rischia infatti di essere l’ultima.

Il NIT, riconosciuto come eccellenza all’estero per la grande esperienza maturata rischia di chiudere, oltre 1000 condannati per pedofilia, oltre 150.000 siti internet monitorati e oltre 500 siti pedofili oscurati in 7 anni, rischiano di essere solo passato, per questo, Giovanni Arena, Presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno lancia un appello al Ministro Carfagna e alla Presidente Mussolini, “ Non fermiamo il NIT, impediamone la chiusura, riprendiamoci l’orgoglio di essere italiani”

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“Da 13 anni, ogni giorno, Telefono Arcobaleno aggiorna la mappatura della pedofilia sul web a beneficio delle forze di polizia dei cinque continenti e in particolare del NIT, il Nucleo investigativo Telematico. “Il successo dell’operazione di oggi è un chiaro esempio di ciò che auspica il Capo dello Stato e di come si possa arrivare a perfezionare quegli strumenti di contrasto al tremendo traffico di bambini creando virtuose sinergie tra Istituzioni e privato sociale.” dichiara Giovanni Arena