Fino all’invenzione del telegrafo, la comunicazione era lineare, aveva un destinatario, un inizio e una fine. Le azioni erano distinte e separate. Il pensiero precedeva l’azione. La sintesi seguiva all’analisi, come la tesi all’ipotesi, la conoscenza alla comprensione. Nell’era della comunicazione istantanea, real-time, hyperconnected, tutto è interattivo. E il tutto è molto di più della somma delle singole parti. Ogni attività è intrecciata in un insieme crescente di combinazioni tra correnti periferiche e mainstream. Anche il lavoro ha bisogno di nuove definizioni. I job title si allungano e una sola riga non basta più per dire chi siamo e cosa facciamo. Mentre la semplicità diventa un miraggio, l’arte della fuga diventa l’arte della sopravvivenza.
