Data protection, alla ricerca dei dati perduti con Kroll Ontrack

Cresce la domanda di servizi di recupero dati. Salvare le informazioni per difendere il business

E se domani i ricordi che hanno caratterizzano la nostra esistenza non esistessero più? Saremmo ancora in grado di sapere chi siamo? La memoria definisce la nostra identità. Senza memoria non c’è storia. Con l’avvento della digitalizzazione si impone una seria riflessione sul futuro delle memorie digitali.

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Musei e biblioteche sono destinati a diventare i data center della storia oppure sono i grandi data center destinati a diventare i musei del futuro? I sistemi di storage saranno i custodi del passato e dovranno assicurare l’accesso alle informazioni in ogni modalità e garantire che i dati non possano essere manipolati.

Avremo accesso alle informazioni tramite un unico cloud planetario oppure – come il misterioso signor Müller, protagonista del racconto di Italo Calvino (“La memoria del mondo”) – ci porteremo appresso in una castagna tutta la memoria del mondo?

Ciascuno di noi ha provato a proprie spese che cosa significa perdere la collezione dei momenti più importanti della storia famigliare oppure i dati aziendali alla vigilia della presentazione da cui dipende il futuro della nostra carriera. E quasi sempre, ci si rende conto dell’importanza di preservare i dati nello stesso preciso momento in cui si rischia di perderli.

Nella ricerca per parole chiave, ogni giorno migliaia di utenti utilizzano i motori di ricerca per trovare subito una soluzione alla perdita dei dati.

Recuperare i dati è fondamentale, ma anche cancellare in modo sicuro e permanente tutti i dati sensibili richiede soluzioni specifiche, come per altro previsto dalla legge per la cancellazione dei dati nella PA. Quanti computer invece sono abbandonati nei sottoscala delle cancellerie dei tribunali e degli ospedali? A livello legislativo, in Italia la riservatezza dei dati è regolamentata dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), comunemente nota come “legge sulla privacy”, la quale ha fissato delle regole precise per i dati sensibili e giudiziari. Inoltre, il Garante della Privacy ha anche specificato nel provvedimento del 13 ottobre 2008 (G.U. n. 287 del 9 dicembre 2008) le misure da adottare per il corretto smaltimento dei supporti informatici contenenti dati personali.

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Dati a rischio

Sovratensioni e sbalzi di tensione possono essere la causa della perdita di dati. Ma sono molte le insidie della vita di tutti i giorni che possono minacciare i nostri dati:
gli imprevisti di un viaggio, i movimenti maldestri, la pappa della creatura, la bottiglia di millesimato, un gesto di rabbia in ufficio o il furto della borsa da lavoro.
Preservare i dati significa preservare il business della propria azienda perché «più una società rimane senza i suoi dati, più soldi rischia di perdere» – spiega Paolo Salin, country director di Kroll Ontrack Italia.

 

Quanto costa recuperare i dati?

Un progetto di recupero dati che vede coinvolto un hard disk crittografato può richiedere fino a 5 giorni di lavorazione. CA Technologies ha stimato che i costi attribuibili al tempo di inattività delle aziende del Nord America si aggirano intono ai 26.5 miliardi di dollari all’anno, che equivale – secondo Gartner – a una media di circa 42mila dollari all’ora.

Il numero di dischi crittografati in uso è in costante aumento in concomitanza con la crescita delle minacce informatiche che possono mettere a repentaglio informazioni critiche personali e aziendali.
La nuova tecnologia “decryption-on-the-fly” targata Kroll Ontrack rappresenta un vero passo avanti per il settore. Non solo. La nuova versione di Ontrack PowerControls 7.2 offre un supporto completo alla ricerca e al restore dei dati per le principali applicazioni di BLOB storage.

Paolo Salin, Kroll Ontrack Italia: «II vero valore dei dati»

A livello globale, stiamo assistendo a un trend di crescita della richiesta di servizi di recupero dati che viaggia parallelamente all’aumento delle informazioni in circolazione. Sempre più aziende e professionisti si trovano a gestire il problema della non disponibilità delle informazioni. In quel momento, ci si rende veramente conto che il reale valore delle nostre infrastrutture IT sono i dati che utilizziamo nelle attività quotidiane.

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