Novità per il Jobs Act: ferie regalate ai colleghi in difficoltà

Jobs Act: ferie in regalo ai colleghi in difficoltà

Nel nuovo Jobs Act potrebbe essere inserita una norma che permette ai dipendenti di regalare ferie e permessi ai colleghi in difficoltà

All’interno del nuovo disegno di legge delega su lavoro, il cosiddetto Jobs Act, potrebbe essere inserita una novità che aiuterebbe moltissimo i lavoratori alle prese con drammatiche situazioni familiari e di salute. La senatrice della Lega Nord, Emanuela Munerato, ha proposto di dare la possibilità ai dipendenti pubblici e privati di regalare uno o più giorni di ferie o  di permesso retribuito ai colleghi in difficoltà che non possono più assentarsi dal lavoro.

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“Nel Jobs act questa possibilità non è prevista, ma alcune ulteriori modifiche potrebbero essere adottate allargando la casistica a cui applicare questi atti di solidarietà – ha spiegato la senatrice del Carroccio – Un grande gesto di solidarietà che attraverso una legge fissa la possibilità di cedere le ferie a colleghi in grave difficoltà”.

Jobs Act e solidarietà ai colleghi in difficoltà

Casi in cui i dipendenti di un’azienda hanno ceduto i propri giorni di ferie a colleghi in difficoltà non sono poi così rari. In Francia i lavoratori di una fabbrica di Baidot di Saint Galmier hanno regalato al padre di un bimbo di 10 anni malato di tumore, anch’egli dipendente della stessa azienda, alcuni giorni di ferie per poter accudire il figlio che aveva avuta una ricaduta. In seguito a questa vicenda il Governo transalpino ha deciso di trasformare questa pratica in legge (legge Mathys). Anche in Italia è successa una cosa molto simile. A Livorno l’autista di pullman Rossella Cionini, malata di lungo corso, aveva concluso i permessi malattia e non poteva più continuare le cure. I suoi colleghi preso l’azienda di trasporto pubblico Ctt Nord hanno quindi deciso di istituire in “fondo ferie” in cui raccogliere 250 giorni di ferie retribuite per permetterle di concludere le terapie.

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Ora non resta che attendere il parere della commissione lavoro al Senato affinché la norma possa essere inserita nel Jobs Act. L’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi si dice comunque convinto che il responso di Palazzo Madama sarà positivo.