Testato a Roma il naso elettronico che “annusa” i tumori

Il naso elettronico scova i tumori dagli odori

Al Policlinico Gemelli di Roma si sta sperimentando l’uso di un naso elettronico che analizzando gli odori verifica la presenza di tumori

Presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato predisposto il primo sportello di ascolto per le vittime del cyberbullismo, si sta sperimentando l’efficacia di un “naso elettronico” che attraverso gli odori è in grado di individuare la presenza di un tumore. Nello specifico la tecnologia testata nell’ospedale capitolino è in grado di scoprire un cancro alla vescica o alla prostata attraverso l’analisi dalle particelle rilasciate nell’aria dall’urina.

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Il naso elettronico annusa i tumori

[blockquote style=”4″]”Al giorno d’oggi nasi elettronici sono in sperimentazione in diversi campi, per esempio per il tumore ai polmoni attraverso il respiro, mentre noi urologi possiamo contare sull’urina, un campione facile da raccogliere e analizzare. – ha spiegato Pierfrancesco Bassi, direttore del Policlinico Gemelli di Roma – Siamo i primi in Italia a usare questo dispositivo, l’obiettivo è verificare se può sostituire gli esami attuali, determinando un grande risparmio anche se è ancora prematuro quantificarlo”.[/blockquote]

Il naso elettronico costa circa 25mila ed è quindi più economico di test utilizzati fino ad oggi per la diagnosi del tumore alla prostata e alla vescica, che sono inoltre più invasivi. Il sistema richiede pochissima manutenzione ed è in grado di distinguere con un piccolo margine di errore fra il cancro e l’ipertrofia prostatica benigna, cosa che spesso non avviene con un normale test del sangue. Il naso elettronico sarà prima utilizzato su pazienti malati da tumore per verificare se effettivamente è efficace e successivamente sarà accostato alle terapie tradizionali.

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Per quanto riguarda il cancro alla prostata come ogni anno a novembre si terrà il Movember, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ai cui partecipanti si chiede di lasciarsi crescere i baffi per un mese.