Samsung investe nei chip proprietari

La carenza di chip durerà per tutto il 2022

Samsung investirà quasi 15 miliardi di dollari in un nuovo stabilimento per la produzione di processori e chip di memoria in Corea del Sud

Samsung non è leader nel mercato smartphone ma vuole dire la sua anche in quello dei componenti. Il colosso coreano per anni ha venduto i propri chip alla acerrima rivale Apple, che sta cercando di liberarsi da questa dipendenza tecnologica, e ora ha deciso di investire una cifra considerevole per prendere le redini anche di questo settore. Samsung, che ha lanciato in Italia il suo smartphone di fascia alta Galaxy Alpha, metterà sul piatto 14,7 miliardi di dollari per costruire un nuovo impianto di produzione di processori a Pyeongtaek, una città a pochi chilometri a sud di Seoul. La fabbrica dovrà essere completata entro il 2017.

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Samsung punta sui chip

L’obiettivo di Samsung, che ha presentato la nuova linea di multi-funzione Android, è quello di guadagnare quote nel settore dei chip più complessi come possono essere quelli utilizzati sui dispositivi wearable, un mercato dalle enormi prospettive di crescita nonostante qualche preoccupazione sul lato sicurezza. La scalata verso il successo del colosso coreano non dovrebbe poi essere tanto difficile a fronte delle enormi risorse di cui dispone. Secondo Bloomberg il primo produttore di chip di memoria al mondo chiuderà il terzo trimestre con un calo del 15% delle vendite e del 47% dell’utile operativo.

Come sottolinea l’analista Lee Min Hee, Samsung si pone anche l’obiettivo di diversificare il proprio business poiché “la divisione dei dispositivi mobili, ora, non può più offrire garanzia di forte crescita” a causa della crescita dei produttori cinesi.

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