Android Auto è già un fallimento?

Android Auto si aggiorna con delle novità

Google starebbe pensando ad Android M, successore più consumer della soluzione di infotainment automotive. Ecco i vantaggi

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In passato si è parlato abbastanza bene di Android Auto, il sistema operativo di Google pensato per le automobili di nuova generazione. In realtà più che rappresentare un vero sistema operativo, quello di Big G è un ponte che mette in comunicazione alcune funzioni del telefono con lo schermo digitale posto al centro dell’autovettura, una sorta di computer multimediale visivamente più accattivante. Il problema è che di innovativo ha ben poco. Da almeno un decennio i produttori permettono agli smartphone di connettersi alle auto, sfruttando la connessione Bluetooth per parlare al telefono in vivavoce, leggere gli SMS o ascoltare i brani audio conservati sul cellulare.

Come gli smartphone

La vera novità sarebbe quella di poter replicare, con i dovuti accorgimenti, l’intero OS Android sui veicoli, così da poter gestire con semplicità le app compatibili. Sarebbe questo l’obiettivo di Android M, che secondo la Reuters dovrebbe permettere a Google di suscitare maggiore interesse verso le aziende costruttrici di quanto fatto da Android Auto. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente standardizzato un mercato che al momento vede un panorama decisamente frastagliato. I singoli produttori infatti utilizzano sistemi di infotainment proprietari, creando una certa confusione tra i consumatori. Adottare Android M vorrebbe dire fornire una base di sviluppo comune ma senza tralasciare le eventuali personalizzazioni inserite dai singoli brand nelle autovetture. Proprio quello che succede da anni con gli smartphone Android, successo che Google vorrebbe replicare anche nell’automotive.

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