Con Samsung Smart Coding, programmando si impara!

Al via l’iniziativa promossa da Samsung per evolvere le modalità di apprendimento, stimolando il pensiero creativo e la capacità di problem solving
Samsung presenta Smart Coding, un progetto italiano rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, nato per avvicinare studenti, docenti e genitori al mondo del coding e al pensiero computazionale, promuovendo nei più giovani competenze e attitudini che potranno applicare con successo nello studio, così come nel lavoro e nella vita.

Smart Coding, che rientra nel progetto Smart Future, lanciato da Samsung nel giugno del 2013 a favore della digitalizzazione scolastica, propone un percorso didattico di tipo laboratoriale rivolto alle scuole italiane, in risposta alle evidenze dell’“Osservatorio nazionale sui Media e Contenuti Digitali a scuola”, realizzato insieme all’Università Cattolica di Milano. La ricerca ha infatti messo in luce l’esigenza di genitori, docenti e dirigenti scolastici di affiancare all’utilizzo della tecnologia in classe, l’adozione di metodi di lavoro collaborativi, al fine di sviluppare un’attitudine efficace al problem-solving. Con Smart Coding, Samsung va quindi incontro a questa necessità, fornendo agli studenti le basi per approcciare la risoluzione di problemi complessi e stimolare il pensiero logico e computazionale, liberando la propria creatività.

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Samsung Smart Coding

Il progetto Smart Coding

Per avviare il progetto, Samsung ha informato 20.300 docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado sugli obiettivi e sui benefici di questa iniziativa, e ad oggi circa 750 scuole e quasi 1.000 classi in tutta Italia si sono candidate per aderire a Smart Coding, ricevendo un kit di lavoro da utilizzare per l’elaborazione di progetti digitali. Uno “Smart Team”, composto da 25 educatori specializzati, affiancherà le classi coinvolte, presentando l’iniziativa, illustrando l’utilizzo del materiale didattico fornito e supportandole nell’implementazione dei progetti che sono chiamate a realizzare, stimolando la creazione di un ambiente favorevole alla massima condivisione e cooperazione. E’ stato anche sviluppato un sito dedicato, che oltre a fornire informazioni sul mondo del coding, sarà utilizzato come piattaforma dove caricare i lavori realizzati entro il 28 maggio 2015. Le classi avranno inoltre a disposizione un call center a cui fare riferimento per ricevere consulenza in modo continuativo. Tra tutti gli elaborati, un panel di qualità composto da Samsung, esperti di coding e membri dall’Advisory Board di Smart Future selezionerà i 10 migliori progetti, che consentiranno alle scuole vincitrici di ricevere in dotazione tablet ed e-board da utilizzare nelle proprie classi, e di beneficiare di una formazione didattico-digitale rivolta a docenti e genitori.

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[blockquote style=”4″]“Ci stiamo impegnando a fondo per sviluppare anche in Italia iniziative che promuovano l’evoluzione dell’apprendimento attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, con l’obiettivo di sviluppare la curiosità per il mondo e il pensiero critico anche nei più piccoli. Smart Coding rientra all’interno di questa strategia, proponendosi di stimolare i nostri ragazzi ad esprimere e a mettere in pratica la propria creatività nell’era digitale, in linea con quanto richiesto con sempre maggior forza dall’Unione Europea, dal MIUR e dalla società,” ha dichiarato Mario Levratto, Strategic Planning & External Relations Director, Samsung Electronics Italia.[/blockquote]

Samsung sostiene l’educazione

Samsung continua a fornire il proprio contributo per garantire alle nuove generazioni un futuro migliore attraverso un forte impegno sociale, rendendo i benefici della propria innovazione accessibili a tutti. In particolare l’obiettivo di Smart Coding è quello di guidare studenti ed insegnanti nella sperimentazione di tutte le fasi che portano alla realizzazione di un progetto software, partendo dal presupposto che, prima di iniziare a sviluppare un prospetto digitale, esso debba essere “programmato” attraverso codici e regole precise. Pensiero computazionale non significa solo programmazione, così come coding non corrisponde solo alla scrittura di codici: questi concetti, partendo da un insieme di attività analogiche, consentono infatti di promuovere pensiero creativo, abilità da utilizzare nel quotidiano e attitudine al problem-solving. Con questa iniziativa, Samsung ribadisce quindi la propria missione a sostegno dell’evoluzione dell’educazione delle giovani generazioni, come condizione imprescindibile per promuovere il progresso futuro.

Mario Levratto_Samsung Smart Coding
Mario Levratto – Samsung Smart Coding

Il concetto di “computational thinking”, pensiero computazionale, è stato introdotto nella didattica anglosassone grazie a una serie di supporti digitali pensati per permettere anche ai piccolissimi di vivere esperienze di programmazione digitale. Alla base del pensiero computazionale, c’è l’idea di dare anche ai più giovani l’occasione di creare prodotti digitali semplici, ma perfettamente funzionanti, sperimentando i passaggi logici e creativi della programmazione digitale. La prima consapevolezza da conquistare è che chi sviluppa programmi digitali ha a disposizione una “macchina” con enormi potenzialità – il computer – in grado di risolvere problemi solo se vengono fornite tutte le “istruzioni” necessarie a portare a termine il compito dato.

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Per insegnare a “pensare come un informatico,” SMART CODING propone un’esperienza laboratoriale strutturata in modo da attivare meccanismi cognitivi che molto hanno in comune con quelli che caratterizzano il successo delle giovani start-up digitali: la scelta libera e creativa del contenuto del progetto, un obiettivo chiaro da raggiungere, l’individuazione del proprio ruolo all’interno di un gruppo che lavora in un clima collaborativo, un insieme di regole già validate da seguire e migliorare, un sistema di controllo che consente di percepire chiaramente i progressi. La creatività trova terreno fertile in un ambiente come quello digitale, aperto al nuovo e dove non esiste a priori la risposta giusta. Scrivere righe di codice richiede prima di tutto la necessità di affrontare un problema e di risolverlo con soluzioni innovative. Nel mondo digitale ci si confronta con percorsi da inventare e ricercare attivamente attraverso un processo creativo che richiede una pianificazione di passi da svolgere, la creazione di quelli che gli informatici chiamano “artefatti” necessari per lo sviluppo del prodotto finale (personaggi, azioni, sfondi, dialoghi, musiche…), la coerenza tra pianificazione ed esecuzione, il controllo di interferenze ed errori.