Sostenibilità, in Veneto l’impianto che ricicla pannolini

Sostenibilità, in Veneto l'impianto che ricicla pannolini

E’ stato inaugurato a Lovadina di Spresiano, in provincia di Treviso, un impianto sperimentale per il riciclo dei pannolini realizzato da Contarina Spa, una soluzione ingegnosa che coniuga sostenibilità ambientale e domestica

L’idea risolve il problema di smaltire l’enorme mole di rifiuti rappresentata dai pannolini dei neonati, ma anche dagli assorbenti di anziani e donne durante il periodo del ciclo, materiali che costituiscono da soli il 25% della totalità del rifiuto non riciclabile. L’iniziativa è una delle tante soluzioni innovative che in questi ultimi tempi sono state realizzate in materia di sostenibilità, come la tazza di caffè d’asporto che può essere piantata, ideata da una start-up americana.

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Il sistema inaugurato oggi prevedere in futuro la possibilità di trattare fino a 8 mila tonnellate annue di prodotti assorbenti, servendo una popolazione di 800mila persone e produrrà 3 mila tonnellate annue di cellulosa e oltre mille tonnellate di plastica.
Si tratta di un progetto realizzato grazie alla partnership tra Contarina S.p.a e Fater, attiva nella produzione di prodotti assorbenti per la persona, in collaborazione con il Comune di Ponte nelle Alpi, l’Istituto di Ricerca Ambiente Italia e grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del progetto Recall.

Riciclare il non-riciclabile

Il presidente di Contarina, Franco Zanata, spiega che questo progetto “costituisce per Contarina e per i propri utenti un’ulteriore ed importante tappa nel raggiungimento dell’obiettivo di riciclare anche il non-riciclabile”. Un impianto che permetterà di ottenere plastica e cellulosa di elevata qualità, da riusare in nuovi processi produttivi.

“Questa sperimentazione rappresenta una grande opportunità per ridurre ancora di più la quantità di secco non riciclabile – continua Zanata – basta pensare che da 1 tonnellata di rifiuto si possono ottenere 350 kg di cellulosa e 150 kg di plastica”.

Si prevede il trattamento di 1.500 tonnellate annue di rifiuti, con un risparmio di 1.950 metri cubi di materiale in discarica e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’aria di 618.000.

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