Una “voce digitale” per tutto

A poche settimane dall’apertura di Expo – che Cisco vede come enorme opportunità – l’AD in Italia Agostino Santoni presenta l’ambiziosa vision dell’azienda che ha inventato il router

Sprizza ottimismo da tutti i pori, Agostino Santoni, AD di Cisco Italia, nel dare il benvenuto ai rappresentanti della stampa specializzata per un incontro che mira a fare il punto della strategia Cisco dopo un ciclo di trasformazione iniziato, sottolinea il manager, circa due anni e mezzo fa. Un periodo che ha visto Cisco, il brand che insieme al router ha di fatto “inventato” il concetto di Internet per l’impresa, allineare le proprie linee di prodotto e soprattutto le modalità di go-to-market e di relazione con i partner, alla nuova “disruption”, il punto di svolta rappresentato da ciò che Cisco chiama Internet of Everything.

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La prima cosa su cui Santoni – che, lo ricordiamo, è anche presidente di Assinform – manifesta tutto il suo entusiasmo è Expo, l’evento che vede da parte di Cisco un impegno quantificabile in un investimento di 40 milioni di euro e una proficua collaborazione con Telecom Italia e Accenture per l’intera parte infrastrutturale dell’evento. «Sono convinto che Expo sarà un grandissimo successo e in questi mesi sto vedendo un incredibile interesse da parte di tutti». Nella città di Expo il wi-fi sarà pervasivo e ogni singolo aspetto della manifestazione, dai tornelli di accesso ai contenuti negli stand, ai servizi ai visitatori, sarà completamente digitalizzato.

È il tipo di digitalizzazione che Santoni “vede” anche per le imprese e la pubblica amministrazione italiana, un fenomeno che porterà intelligenza e connettività a qualsiasi livello dei processi, dei prodotti fisici, dei servizi. «Secondo le nostre valutazioni, nel 2020 non solo decine di miliardi di cose potranno dialogare con Internet. Anche l’85% delle aziende avrà digitalizzato ogni proprio aspetto interno e di relazione con il mercato».

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La filosofia di Internet of Everything, ha proseguito Santoni, si basa essenzialmente su tre sottocategorie di applicazioni: il machine-2-machine, guidato dalla forte esplosione della sensoristica; il machine-to-people, che secondo Cisco deve fondarsi sulla capacità di intercettare e utilizzare le informazioni in tempo reale, direttamente dalle reti oltre che dai normali bacini rappresentati dai database strutturati e dai social network. Una terza articolazione del fenomeno riguarda la comunicazione e la collaborazione people-to-people, un comparto su cui Cisco si è impegnata moltissimo con le sue piattaforme di computing e comunicazione integrate e applicazioni come Telepresence e WebEx. «Grazie alla nostra esperienza in materia di ottimizzazione della banda disponibile, non esistono più gap verso l’uso di queste soluzioni, neppure in Italia – ha specificato Santoni. Per sfruttare al meglio le opportunità di mercato legate a questi trend, Cisco si è impegnata innanzitutto in una trasformazione interna, sforzandosi – ha precisato Santoni – di coniugare in modo molto più chiaro e visibile, il rapporto tra prodotti tecnologici e applicazioni verticali. Sono stati identificati otto aree, come il retail, lo sport e l’intrattenimento e altre, cui rivolgersi con soluzioni mirate. L’IT in generale e Cisco in particolare non è mai stata così vicina al business».

In Italia, l’impegno si è focalizzato soprattutto sul comparto agro-alimentare, in onore del tema di Expo, ma anche sul manifatturiero. Due comparti fondamentali per la nostra economy (il primo abbraccia 880mila imprese e fattura il 17% del Pil). «Con i nostri partner abbiamo messo a punto soluzioni di tracciamento dei prodotti alimentari che rafforzano enormemente la qualità e la sicurezza del cibo» – ha detto Santoni. Nel secondo comparto, la sfida consiste nel colmare il divario tecnologico tra l’IT standard e le “operation” in fabbrica, due mondi che oggi cominciano finalmente a dialogare.

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Il substrato tecnologico di questa pragmatica strategia di verticalizzazione è rappresentato infine dalle nuove offerte Cisco per la cosiddetta Application Centric Infrastructure, reti integrate fortemente automatizzate e parametrizzabili, che facilitino il rapido deployment di qualsiasi applicazione e servizio e la gestione dinamica dei carichi di lavoro. «A questo proposito è fondamentale anche sfruttare al meglio le opportunità del cloud, soprattutto in senso ibrido» ha concluso Santoni, senza omettere di citare il potenziamento dell’offerta Cisco per la sicurezza, oggi ancora più ampia e integrata. Con questo obiettivo, Cisco ha dato vita all’alleanza Intercloud e un framework di interfacce aperte che consentono alle imprese e alle pubbliche amministrazioni di orchestrare a proprio piacimento il dialogo tra i propri data center e i provider “public cloud” come Telecom Italia, Amazon e molti altri, assicurando potere di scelta, compliance normativa, coerenza tra i vari servizi e controllo totale.