La Silicon Valley unita per un nuovo standard video

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Le grandi aziende del web (ma non Apple) partecipano alla Alliance for open media con l’obiettivo di trovare un nuovo standard per contenuti multimediali

Il futuro passa dai filmati online. Negli ultimi anni c’è stato è un vero e proprio boom del settore video tanto che si teme che in tempi brevi la Rete non sarà più in grado di sostenere tutto il traffico prodotto dagli utenti. Servizi come Periscope e Meerkat hanno mostrato tutte le potenzialità delle trasmissioni in diretta e nel corso del tempo sono nati numerosissimi nuovi servizi di streaming video online oltre al colosso Netflix. Ora i big della Silicon Valley sono alla ricerca di un nuovo standard che gli consenta di ridurre i costi e migliorare le proprie offerte.

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Alliance for open media: i big del web lavorano a uno standard video unico

Google, Netflix, Amazon, Microsoft, Cisco, Intel e Mozilla si sono unite nella Alliance for open media (AOM). L’obiettivo dell’organizzazione è quello di trovare un nuovo standard video che sia open source e che non debba sottostare a nessun vincolo dei diritti. Nello specifico le aziende lavoreranno su formati per contenuti multimediali che siano fruibili “su dispositivi di ogni tipo e per utenti di tutto il mondo”. La nascita di uno standard video comune permetterà alle aziende di semplificare e ridurre i costi di distribuzione e soprattutto di slegarsi definitivamente da Adobe Flash Player, che dopo i problemi di sicurezza è stato abbandonato da Chrome e Firefox.

Alla Alliance for open media non partecipa però Apple. L’azienda di Cupertino ha infatti interessi personali nel settore video in vista del lancio della nuova Apple TV e di un innovativo servizio di streaming TV. Inoltre, si vocifera che la Mela abbia già contattato alcuni produttori di Hollywood per realizzare film e serie TV originali sulla falsariga di quello già fatto da Netflix e Amazon.

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