Gli scienziati cinesi hanno creato con la stampa in 3D le prima cellule staminali, allo scopo di formare o riparare tessuti e varie componenti dell’organismo umano
I “mattoncini della vita” rappresentano l’ultima conquista che conferma enormi incredibili progressi già fatti nell’applicazione della stampa 3D in ambito bio-medicale: dalla riparazione di retine danneggiate fino alla chirurgia hi-tech dei recenti casi di trapianti di cuore, di bronchi e persino di un cranio stampati in 3D, questa tecnologia innovativa è in continua evoluzione e la stampa tridimensionale sarà in grado di realizzare anche ossa e supporti vitali.
A realizzare le staminali artificiali è un gruppo di ricercatori della Tsinghua University di Pechino, che ha creato una serie di blocchetti di cellule pluripotenti in grado di assemblarsi per formare tessuti e organi interni.
Un sistema innovativo
Il team cinese, affiancato dai ricercatori americani della Drexel University di Philadelphia, ha utilizzato un innovativo sistema di stampa per la produzione di una struttura a griglia tridimensionale, ideata per far crescere il corpo embrionale. I blocchi di cellule hanno rivelato una grande capacità di auto-rinnovamento durante i sette giorni successivi alla stampa.
Wei Sun, coordinatore della ricerca, spiega che lo scopo principale è quello di produrre “mattoncini” di staminali capaci di svilupparsi in qualsiasi direzione. “Potrebbero aprire definitivamente la strada – ha spiegato – verso la possibilità di coltivare micro-organi in laboratorio”.
“E’ un risultato interessante, che che getta le basi tecnologiche per ottenere in futuro delle vere e proprie fabbriche di organi”, osserva il professor Carlo Alberto Redi, dell’Università di Pavia.