GFT Italia, l’IT per la banca del futuro

GFT e INFINITECH, finanziamento europeo di 16 milioni di euro

La parola allo specialista nelle soluzioni per il mondo bancario e assicurativo. Uno sguardo a 360 gradi, dalle innovazioni nel mobile payment all’analisi real time dei big data, dai workshop sulla banca digitale ai laboratori per l’intelligenza artificiale e il consulting di domani

GFT Italia è la branch locale del Gruppo GFT Technologies SE, una delle più importanti multinazionali specializzate nelle soluzioni IT per il mercato finanziario, bancario e assicurativo. Il gruppo è stato pioniere del nearshore delivery dal 2001, e oggi mette in campo un team a livello globale che copre 12 paesi e conta quattromila dipendenti in tutto il mondo. GFT si propone come “partner tecnologico globale per la trasformazione digitale”, svolgendo un’attività di consulenza per gestire i cambiamenti del business e l’evoluzione tecnologica. Il gruppo unisce in un mix vincente consulenza, innovazione e conoscenze specialistiche del settore finanziario. «La focalizzazione è quasi interamente sui financial services, che contribuiscono per il 90% al fatturato» – spiega a Data Manager Alfio Puglisi, managing director di GFT Italia. «Le linee di offerta coprono tutte le esigenze dei clienti, dal front-end al back-office, fino alla compliance e all’auditing interno. Si va dalla cosiddetta digital transformation all’efficientamento dei processi e alla compliance normativa».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Come tutti gli altri settori, anche le istituzioni finanziarie sono chiamate a una profonda trasformazione dei propri processi e del modo di fare business. La rivoluzione digitale ha innescato cambiamenti che vanno cavalcati, non subiti, dalle aziende. GFT realizza ogni anno una survey sullo stato dell’arte della strategia di digital banking e dagli ultimi dati elaborati, relativi allo scorso anno e che indicano i trend generali, emergono le tendenze destinate a caratterizzare anche il futuro dell’industria. Nel 2015, oltre il 90% delle banche intervistate stava sviluppando una strategia e un’offerta di servizi bancari digitali, anche se meno del 10% del campione aveva già implementato una soluzione completa in tal senso. Quanto alla presenza di piattaforme di servizi bancari digitali attualmente disponibili, la Spagna guidava la classifica, seguita dall’Italia e dalla Germania. La survey aveva individuato, inoltre, come principali driver di cambiamento l’aumento della soddisfazione del cliente e la retention. Risultavano quindi fattori chiave di successo dei servizi sia la customer experience attraverso tutti i canali di contatto dell’azienda con i clienti sia le offerte personalizzate. Nel 2016, la nuova rilevazione è stata quindi indirizzata alla ricerca del target per evidenziare il percorso intrapreso dalle banche e conoscere, rispetto agli altri player di mercato, il loro stato dell’arte nell’implementazione della strategia di digital banking adottata, oltre che appurare come la conoscenza adeguata del cliente consegue ad obiettivi di valore ed infine su quale tipologia di filiale si focalizzeranno in futuro.

Un laboratorio per sperimentare

«Le banche e gli istituti finanziari devono confrontarsi con un mondo in continua evoluzione – prosegue Puglisi – e i ragazzi di oggi saranno i clienti di domani. I cosiddetti Millennials, ma soprattutto i nativi digitali, danno per scontato l’utilizzo di device mobili, e si aspettano che le banche offrano loro gli strumenti per una customer experience digitale». Naturalmente, questo cambio di passo pone sfide significative a tutti i player, perché l’adozione delle nuove tecnologie richiede uno sforzo continuo di ricerca e sviluppo e un dialogo costante con i clienti. «Stiamo guidando con i nostri clienti programmi di co-innovation e sviluppando nei nostri centri a Barcellona e Stoccarda, modelli di servizio e simulazioni avanzate in ambito machine learning, intelligenza artificiale, cognitive computing. Il mercato è in continuo divenire, esattamente come la realtà nella quale viviamo tutti i giorni, quindi parlerei più di “laboratorio” per sperimentare e testare nuove idee e successivamente nuove soluzioni. In quest’ottica, diamo impulso alla creatività e iniziativa delle startup di tutta Europa attraverso l’ormai consolidata piattaforma dell’innovazione globale Code-n, nata e cresciuta grazie a GFT per far emergere i pionieri digitali. Nel Contest di quest’anno, anche il mondo delle FinTechs e per esempio della Fotonica 4.0.

Leggi anche:  Indagine Frost&Sullivan : i servizi finanziari in un mondo cambiato

Trend di mercato e quadro legislativo

Oltre all’innovazione digitale che orienta i trend del mercato, il quadro legislativo gioca naturalmente un ruolo chiave per le istituzioni finanziarie. GFT sta lavorando a soluzioni person-to-person (P2P) di “Instant Payment” basate su protocollo Sepa. Si tratta di una tecnologia destinata a rivoluzionare il sistema dei pagamenti all’interno e all’esterno dei confini nazionali in modo che il trasferimento di denaro virtuale avvenga in modo immediato. L’azienda fa sapere che «l’instant payment è già una realtà in Italia, dove circa 50 banche hanno sottoscritto il servizio per pagamenti P2P Jiffy di Sia, offrendo ai loro clienti la possibilità tramite un’app di inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone ai propri contatti». Nel percorso di sviluppo a livello internazionale, Jiffy sta ora guardando alla Germania. A tale scopo GFT Technologies e Sia hanno unito le rispettive competenze per avviare la commercializzazione del servizio anche sul mercato tedesco. «Tecnologie di riconoscimento video del volto di chi effettua i pagamenti tramite device mobili sono consentite dal quadro normativo in Germania – spiega Puglisi – e anche la Spagna ha una legislazione favorevole all’adozione di tecnologie innovative in ambito bancario. In Italia, la normativa è ancora molto stringente. Il tema dei Big Data è un altro main topic nel mondo bancario e assicurativo. Nel mese di marzo, GFT è stato partner dell’ABI Lab Connecting Conference Forum 2016, intervenendo nella sessione dedicata ai Big Data con un contributo focalizzato sull’analisi real-time delle relazioni e sulla possibilità con soluzioni Big Data di integrare nuove fonti quali il web e i social networks, fornendo ai clienti (Banking & Assurance), una vista complessiva del loro cliente e delle sue relazioni.

Fraud detection e analisi real-time

Proprio in tema di tecnologie Big Data applicate al mondo bancario, Data Manager aveva già intervistato Umberto Zanchi, direttore del mercato Insurance di GFT, sulla piattaforma Customer 360 Data Hub. L’azienda ha sottolineato che la soluzione rappresenta «uno strumento innovativo di ricerca, integrazione, analisi e controllo dei dati strutturati e non strutturati provenienti da fonti diverse, nonché interne ed esterne al perimetro dell’azienda». Un ambito di applicazione molto importante della tecnologia dei “grandi dati” è quello della fraud detection. GFT ha infatti collaborato con HDI Assicurazioni, parte del grande gruppo assicurativo tedesco Talanx di Hannover, per creare un presidio di ricerca e sviluppo volto a contrastare le frodi ai danni della compagnia. Anche in questo caso, la soluzione di GFT è basata su tecnologie Big Data per l’analisi real-time delle relazioni tra soggetti. Per supportare le compagnie nel processo di trasformazione digitale del business e dei processi, la tecnologia da sola non può tuttavia bastare. Una sfida altrettanto importante è costruire la cultura aziendale vincente. Il metodo è parte integrante del successo. E in GFT, la metodologia è alla base della trasformazione aziendale la quale supporta i clienti a «identificare e definire i benefici di un progetto in linea con gli obiettivi strategici di business, assicurando che il valore venga preservato nel percorso di sviluppo della soluzione». L’innovazione tecnologica genera efficienze e miglioramenti nei processi aziendali, ma ugualmente importante è il mindset orientato alla continua ricerca del valore aggiunto. «Penso che la rivoluzione digitale stia insegnando al mondo del business ad accettare sempre nuove sfide. Bisogna essere capaci di mettersi in gioco sempre, industrializzando alcuni processi e focalizzandosi sull’innovazione» – conclude Puglisi.

Leggi anche:  Il volume globale delle transazioni non-cash raggiungerà gli 1.3 trilioni nel 2023