Huawei P9: Leica si è avvalsa di un produttore terzo per le ottiche

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Le lenti dello smartphone sarebbero uscite dai laboratori della Sunny Optical: sarebbe bastato comunicarlo in fase di presentazione, ma non chiamatelo lensgate

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Spesso in Italia si fa così. C’è il capo-cantiere, gli operai, le imprese di fornitura dei materiali e qualche studio che ha svolto un paio di sopralluoghi. Alla fine al progetto hanno partecipato tutti, in egual misura. Ovviamente non è così perché lo sforzo e la comprensione di ogni soggetto è pesata sul reale contributo allo svolgimento dell’opera; impensabile che a chi fornisce cemento e macchine professionali vada lo stesso onore di coloro che hanno pensato a fondamenta e modalità di realizzazione. Un preambolo dovuto e perfettamente calzante con la vicenda Huawei-Leica. Esattamente 20 giorni fa, il brand cinese presentava a Londra il suo recente P9, declinato anche ad extra-large con il P9 Plus. Etichettato come uno dei migliori cameraphone del momento, il pregio principale è la presenza di un doppio sensore sul retro, costruito da Leica, leader tedesco nel campo fotografico.

La questione

Impossibile non puntare tutto sulle funzionalità fotografiche del dispositivo, sia per i reali meriti della fotocamera che per quel nome, garanzia indiscutibile tra appassionati e professionisti dello scatto. Ed è qui che viene fuori l’inghippo: a costruire le ottiche non sarebbe stata Leica ma Sunny Optical, partner di Huawei già per modelli precedenti. La scoperta è arrivata dopo un’operazione di teardown, ovvero di smontaggio fisico delle componenti del telefono. Cosa c’entra dunque Leica in tutto questo? Il ruolo pare esser stato solo di supervisione sulla produzione di Sunny Optical. La questione non è legata all’hardware, almeno non solo: non stiamo dicendo che le lenti Sunny Optical siano inferiori a quelle che avrebbero potuto essere le Leica, ma ci chiediamo se sia giusto piazzare in bella mostra il logo di un’azienda che, stando a quanto scoperto, non avrebbe prodotto concretamente le lenti, ma solo controllato e gestito i processi di realizzazione. Non sarebbe stato meglio menzionare entrambe le compagnie sullo chassis del terminale?

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Il comunicato

Ecco i punti chiarificatori della posizione ufficiale della cinese, che si può leggere in lingua originale qui: “Nel mese di febbraio Huawei e Leica hanno annunciato una collaborazione strategica di lungo termine. La partnership mira a offrire la migliore qualità possibile delle immagini nel segmento smartphone“. Andando nello specifico, si capisce come in realtà Leica sia stata coinvolta nella produzione delle lenti solo in alcuni segmenti, come quello dell’ingegnerizzazione nella riduzione dei rumori e nella finalizzazione degli algoritmi per la gestione dei colori. Pare quindi che le ottiche in questione siano uscite dai laboratori della Sunny Optical, che si è avvalsa della consulenza della tedesca; è giusto dunque leggere il famoso marchio sul retro dello smartphone, ma non è completo senza il terzo soggetto che ha contribuito ad esaltare così le qualità fotografiche dei nuovi smartphone.