Samsung punta sui quantum dot con QD Vision

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Samsung ha acquisito QD Vision, azienda specializzata nella produzione di display quantum dot per l’utente finale

Samsung ha scelto la tecnologia che soppianterà gli AMOLED, almeno per quanto riguarda i televisori di fascia alta. Già da diverso tempo l’azienda coreana ha adottato il quantum dot, ovvero delle nanostrutture che se stimolate da LED blu sono in grado di emettere ogni colore dello spettro in modo più efficace rispetto alle soluzioni più tradizionali. Questo è il sistema più utilizzato per creare display compatibili con l’HDR. Samsung ha voluto implementare ulteriormente il suo know how nel campo dei quantum dot e ha completato l’acquisizione di QD Vision, azienda statunitense che realizza soluzioni a “punto quantico” per il mercato consumer. L’annuncio dell’operazione, di cui non sono state rivelate le cifre, dovrebbe avvenire settimana prossima.

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Il problema dei quantum dot è che il televisore offre una gamma di colori più ampia ma necessita di un ulteriore strato tra retroilluminazione e matrice LCD e ciò significa una spesa non indifferente soprattutto per gli schermi più grandi. QD Vision offre un nuovo approccio che consiste nell’utilizzare la retroilluminazione solo ai bordi. La matrice quantum dot viene invece posizionata fra i LED e la struttura che distribuisce la luce su tutta la superficie dello schermo. Ciò consente di ridurre sensibilmente i costi di produzione dell’azienda coreana, che pare sia intenzionata a cedere la divisione PC a Lenovo.

Stando agli esperti, è probabile che Samsung sfrutterà la nuova tecnologia recentemente acquisita non tanto sui TV di fascia alta quanto su display low cost ma con supporto all’HDR.

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