Lenovo, obiettivo crescita

Il nuovo numero uno per l’Italia di Lenovo punta sul brand come fattore di crescita nel nostro Paese, dove intende almeno pareggiare la quota di mercato che la società detiene già a livello europeo

In sella da trenta giorni esatti, Emanuele Baldi, nuovo Country General Manager e Amministratore Delegato in Italia di Lenovo, si presenta ufficialmente alla stampa in un incontro a Milano. E racconta subito qual è la sua mission: “Soprattutto crescere, portando la nostra quota di mercato in Italia al pari di quella che Lenovo ha già in Europa. Lo spazio per una crescita che sia profittevole c’è, e lo possiamo fare valorizzando al massimo la nostra cultura, perché in Italia l’immagine di Lenovo non è ancora percepita a fondo come quella di società in grado di fornire soluzioni end-to-end, dallo smartphone al tablet, e dal Pc ai server per data center, in un percorso che va dalla mobility al cloud”. In sostanza, si tratta del concetto di “One Lenovo”, cioè quello di “un’azienda unica, il cui brand è unico, e dove la specializzazione per segmenti è funzionale a soddisfare le diverse esigenze dei clienti, e non a dare l’idea che ci siano divisioni nella vision aziendale”, prosegue Baldi. Secondo il nuovo country manager, che arriva in Lenovo forte di lunghe esperienze in Intel e Fujitsu Technology Solutions, il 2017 sarà “un anno di transizione, in quanto il piano che ci siamo posti ha orizzonti più ad ampio respiro, anche se mi aspetto alcuni risultati già da quest’anno”.

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Cinque aree di focus

Gli ambiti su cui si punta l’attenzione sono la mobility, con il marchio Moto che “può dare molte soddisfazioni”, il gaming, dove è stato appena lanciato il nuovo brand “Legion”, i client per i data center, “dove non ci sono solo i server, ma c’è anche tutto il mondo del software defined e dell’iperconvergenza con Nutanix”, e tutta l’area dell’innovazione, come la chiama Baldi, intendendo il mondo dei 2 in 1, cioè i detachable e i convertibili, quello dei tablet e quello delle workstation. “I 2 in 1 e i tablet, soprattutto quelli di fascia alta sia Windows 10 sia Android, costituiscono per noi un’area di gradi opportunità, e le novità che abbiamo presentato il mese scorso al Ces di Las Vegas lo dimostrano, come per esempio ThinkPad X1 Tablet o il Miix 720”, sottolinea Baldi, anticipando la previsione di “crescere a due cifre, dove la prima non e un uno”. E anche se lo specifico mercato non è così brillante, le idee sono chiare: “se non hai l’80 per cento di quota, una decrescita generale del mercato non costituisce un problema, e siamo convinti di avere un prodotto vincente, in grado di farci crescere con l’innovazione, che premia sempre”. Per quanto invece riguarda le workstation, Lenovo sta creando un team dedicato in Italia, “facendo assunzioni proprio in questi giorni, allo scopo di avere una squadra in grado di fare ecosistema, perché le workstation si vendono soprattutto con l’ecosistema”, fa notare Emanuele Baldi, concludendo il suo intervento parlando del canale, sul quale non nasconde che vi siamo “ampi spazi di miglioramento, in quanto va gestito con programmi che creino certezze e relazioni di trust col vendor: non lo stiamo facendo male, ma bisogna proseguire su questa rotta”.

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