GFT Technologies si rinnova. Una nuova sede a Milano e Marika Lulay CEO di Gruppo da giugno

Inaugurata ieri la nuova sede in zona Corvetto

GFT Technologies SE, fornitore di soluzioni IT per il settore finanziario, bancario e assicurativo, cambia sede. Ed è la quarta volta in dieci anni come ricorda Alfio Puglisi, Managing Director del gruppo tedesco. Quando gli affari vanno bene la scelta di un headquarter più ampio è fisiologica. Ma nel caso di  GFT quella di stabilirsi a due passi da piazzale Corvetto, è anche coraggiosa. Chi conosce Milano sa che si tratta di uno dei quartieri più gettonati dalle pagine di cronaca per via dei problemi che affliggono l’area, tipici delle periferie metropolitane europee. Un territorio disagiato sul quale però l’amministrazione comunale ha deciso di investire. E’ lo stesso Assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano Cristina Tajani a confermare la volontà di riqualificare la zona. «Non è comune che un’azienda in concomitanza con l’apertura di una nuova sede voglia le istituzioni al suo fianco. Ma l’arrivo di una realtà importante come GFT auspichiamo sia uno sprone allo sviluppo di tutta l’area. Con il digitale come driver di sviluppo».

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Un settore sul quale l’amministrazione cittadina punta parecchio. Sintetizzato nel claim “innovazione e inclusione” adottato dal Comune per varare un programma ambizioso di riqualificazione di alcune aree svantaggiate sul territorio. Un rilancio sul quale si è soffermata anche Daniela Mainini, Consigliere Regione Lombardia componente IV Commissione permanente – Attività produttive e occupazione, che ha ribadito la volontà di sbloccare lo stanziamento di due tranche di finanziamenti rispettivamente di 40 e 66 milioni di euro. Segnali concreti per Milano. Rilanciata dai lusinghieri risultati conseguiti con l’Expo e che oggi vede più a portata di mano una ripresa ancora più robusta. Nel giorno dell’arrivo di Barack Obama in veste di privato cittadino nel capoluogo lombardo, prima tappa dell’ex presidente USA dopo il doppio mandato presidenziale, la scelta operata da GFT rappresenta dunque un nuovo inizio. Per imprimere una spinta ancora più propulsiva a una storia aziendale che nell’arco di una decina d’anni ha visto l’azienda realizzare in Italia, dati dell’ultimo esercizio, oltre 60 milioni di fatturato. Un successo orgogliosamente rivendicato da Ulrich Dietz, fondatore e attuale Vice Chairman of the Administrative Board & Chairman of the Managing Directors GFT Technologies che oltre a  riaffermare l’impegno a continuare a focalizzarsi sulle nuove tecnologie parla della propria creatura come di una sorta di team di ricerca e sviluppo allargato con sedi in Spagna, Brasile e appunto Italia. Marika Lulay, nuovo CEO di Gruppo da giugno sottolinea come il suo principale obiettivo sia promuovere la digitalizzazione nel settore finanziario e far proseguire la crescita di GFT a livello internazionale.

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A illustrarne la filosofia dietro alle scelte realizzative, Pierpaolo Danelli, l’architetto firmatario del progetto, che in controtendenza rispetto a concetti come spazi liquidi, architettura liquida, ormai logori, sottolinea come la scelta sia stata di adottare la metafora della città intesa come luogo che rappresenta l’invenzione materiale più grande e ambiziosa dell’uomo. «In questo edificio l’obiettivo è quello di mettere in comunicazione i vari team dell’azienda. Superfici generose, spazi condivisi, con piani di lavoro sferici a fare da tramite per condividere esperienze, punti di vista, progetti. Affiancati da spazi più informali per continuare a perseguire questo scopo». Un progetto che vuole riflettere la realtà di GFT di far fronte all’aumento delle risorse registrato negli ultimi due anni, circa 700 persone, suddivise tra le 8 sedi italiane (Torino, Firenze, Siena, Montecatini, Piacenza, Genova, Padova e Milano), in linea con la crescita del gruppo presente in dodici paesi con quasi 5.000 dipendenti. Ma anche una scommessa: dare alla nuova sede forma e progettualità per un’azienda che lavora nel mondo immateriale dell’IT.