Hawking ancora critico sull’AI del futuro

Lo scienziato ribadisce il concetto: “Un’intelligenza troppo avanzata ha il potenziale di distruggere la civiltà. Ora ne ignoriamo gli effetti”

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Il Web Summit di Lisbona è sempre una buona occasione per fare il punto sulla tecnologia del futuro. Non parliamo di soluzioni consumer ma di come alcuni sistemi avanzati potranno cambiare l’umanità, si spera in meglio. In contesti del genere, assume sempre una certa rilevanza l’Intelligenza Artificiale di cui alcuni esponenti di spicco sono molto critici, se non altro per l’eccessiva autonomia che questa potrebbe avere in tanti oggetti integrati nella vita quotidiana. Tra i più cauti c’è appunto Stephen Hawking, professore e scienziato che da tempo oramai avverte dei danni che un’AI incontrollata potrebbe causare all’uomo, fino a sterminarlo se possibile, a seguito di un approccio che affiderebbe a macchine e robot fin troppo del destino del mondo.

Cosa succede

Intervenuto al Web Summit portoghese, Hawking ha ribadito: “La creazione dell’intelligenza artificiale potrebbe essere considerato il peggior evento nella storia della civilizzazione”. Ma riassumere il suo pensiero in solo queste frase sarebbe sbagliato, visto che una delle più eccelse menti a cavallo tra due secoli usa cautela e non solo catastrofismo: “Il successo è creare un’Intelligenza Artificiale che sia davvero utile, allora si, sarebbe una pietra miliare nell’evoluzione umana. Non possiamo sapere adesso se l’AI ci aiuterà, ci ignorerà o spingerà per distruggerci. Io sono ottimista e penso che la scienza sia capace di costruire qualcosa che sia un bene per il mondo, con cui convivere in armonia. Dobbiamo solo essere consci dei pericoli, identificarli e prepararci per le eventuali conseguenze, prima che sia tardi”. Tra gli ambiti che secondo Hawking potranno beneficiare di un corretto sviluppo tecnologico, ci sono quello ambientale, in cui l’AI potrà aiutare l’uomo a fare retromarcia sui danni alla Terra, e il medico, che grazie a cervelli in silicio decisamente superiori ai nostri, potrà debellare per sempre alcune malattie ed epidemie.

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