Qualcomm svela lo Snapdragon 845 Mobile VR

La chipmaker è intenzionata a salire del tutto a bordo della realtà virtuale anche con un visore casalingo pronto a sfidare i big

Sinora Qualcomm aveva lavorato per fornire a terzi le proprie tecnologie in ambito mobile. Già l’attuale Snapdragon 835 permette di utilizzare gli smartphone come porte di accesso agli immaginifici mondi della realtà virtuale, usando visori esterni. Il passo successivo della chipmaker americana non è stato solo quello di migliorare il SoC casalingo, con l’arrivo dello Snapdragon 845 ma anche presentare una soluzione indipendente, dal nome Mobile VR. A conti fatti, oggi la famiglia 845 è sia una piattaforma dedicata ai telefonini che un system-on-a-chip, completo, da integrare in prodotti per il VR ad-hoc, come quello appena svelato.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

[amazon_link asins=’B01CY1RJSI,B074SF9TMW,B00ULWWFIC,B01FU9837C,B01L8DZA3O,B01EF08XMW,B01C2HJIN8,B072K5BQ6B,B01BVEEJG4,B01KKGY5RM’ template=’ProductCarousel’ store=’dmo0e-21′ marketplace=’IT’ link_id=’242d88d1-1972-11e8-94f0-95b7132cacd7′]

Di cosa si tratta

Esteticamente il Mobile VR è molto simile alle offerte attuali, dagli economici Daydream di Google e Gear VR di Samsung ai più tematici Oculus Rift e HTC Vive. La qualità pende più verso i primi che i secondi anche se quelli di Snapdragon sono visori che poco hanno a che vedere con gli entry-level visti sinora. Si, perché la risoluzione di visione, per occhio, supera quella degli Acer Windows Mixed Reality, giusto per fare un esempio, e il tracciamento dei movimenti avviene tramite diversi sensori che monitorano gli spostamenti principali e quelli periferici, riducendo al minimo la cosiddetto motion sickness che riduce l’esperienza virtuale in un gran senso di nausea.

Purtroppo, quello messo in campo dalla compagnia è solo un prototipo non destinato alla vendita ma che rappresenta una base su cui i vendor potranno adattare le proprie idee di virtualità domestica. Anzi qualcuno potrebbe averlo già fatto, con sorprese attese all’imminente Mobile World Congress.

Leggi anche:  L’IT è in prima linea quando si parla di sostenibilità, ma mancano strumenti e competenze adeguati

[amazon_link asins=’B01CY1RJSI,B074SF9TMW,B00ULWWFIC,B01FU9837C,B01L8DZA3O,B01EF08XMW,B01C2HJIN8,B072K5BQ6B,B01BVEEJG4,B01KKGY5RM’ template=’ProductCarousel’ store=’dmo0e-21′ marketplace=’IT’ link_id=’242d88d1-1972-11e8-94f0-95b7132cacd7′]