Smau Milano 2018. Parola d’ordine: Open Innovation!

Smau Milano 2018
Smau Milano 2018. Parola d’ordine: Open Innovation!

Ormai alfiere di un nuovo modello di fiera, la tre giorni milanese di Smau ha puntato su contenuti di alto livello e strette di mano per coinvolgere le oltre 30.000 imprese che hanno varcato le porte del padiglione 4 di Fieramilanocity. A guidare molte delle iniziative e degli eventi il tema dell’Open Innovation: una priorità non più solo per le grandi imprese ma anche e soprattutto per le PMI

La 55ma edizione di Smau, che si è conclusa da poche settimane,  ha voluto offrire un laboratorio di sperimentazione e di incontro tra mondo delle imprese, dei fornitori di innovazione digitale, dei centri di ricerca e delle pubbliche amministrazioni per sviluppare strategie comuni per l’innovazione e la crescita di territori e imprese, puntando soprattutto su un’offerta di contenuti di alto livello, casi di successo e strette di mano per coinvolgere gli oltre 30.000 visitatori che hanno partecipato all’evento. Certamente una moderna fiera, vetrina di prodotti e servizi di frontiera, ma anche, con i suoi 300 workshop in tre giorni, la presentazione di oltre 79 casi di successo da parte di imprese e amministrazioni pubbliche e, soprattutto, con nuove modalità di incontro tra domanda e offerta di innovazione, percorsi guidati, speed pitching, rappresenta una piattaforma per creare nuove connessioni tra domanda e offerta di innovazione e per coinvolgere attivamente il visitatore accompagnandolo nella sua ricerca di innovazione, indagandone i bisogni e presentando una proposta di soluzioni cucita su misura. Smau si è quindi confermato come l’appuntamento internazionale di riferimento dell’ecosistema dell’innovazione italiano, un evento che ha riunito key player del settore digital – Aruba, Register.it, Seeweb, Cisco, GData, Edisoftware, iGenius, Intel, Kaspersky, Arxivar, Elo Digital Office, Hevolus, Oracle, SAP – e nuovi protagonisti dell’innovazione come SisalPay, mytaxi, QVC e Dompé e una selezione di 200 fra le startup più promettenti del territorio nazionale e che ha aperto importanti finestre sul mondo e sui mercati di 30 Paesi su cui spicca la presenza di oltre 60 delegati esteri che hanno partecipato al programma ItaliaRestartsUp promosso dall’ICE in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con Smau.

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Filo conduttore di molte iniziative ed eventi è stato il tema dell’Open Innovation: una modalità con cui la cultura imprenditoriale curiosa, creativa ed innovativa propria dell’ecosistema delle start up diviene leva per far fiorire l’innovazione all’interno delle organizzazioni mature e più strutturate, arrivando spesso a trasformare aziende tradizionali in nuovi hub di innovazione. Un’opportunità che molte imprese già hanno colto o si apprestano a cogliere al volo come dimostrano i dati dell’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau, con la partnership scientifica di Cerved e in collaborazione con Confindustria e Piccola Industria Confindustria per la segnalazione dei casi di successo.  I dati rilevano infatti 2.329 startup innovative nel portafoglio di 7.653 investitori in Corporate Venture Capital (+2.504 imprese in due anni), ovvero il 24,3% del totale delle startup iscritte al registro delle Imprese Innovative (9.285). Dato corroborato da un’analisi svolta per la prima volta dall’Osservatorio, da cui risulta che il Corporate Venture Capital incide sul giro di affari complessivo delle startup innovative (pari a 1.2 miliardi di euro), per il 41%, cioè per 492 mln di euro (elaborazioni Cerved su dati Mise). Una dinamica che non coinvolge più solamente le grandi imprese (408), ma anche e soprattutto le piccole (4.363) e medie (588) con tassi di crescita importanti. Nell’ultimo anno le piccole imprese che investono in startup registrano un +22%, +20% le medie imprese, +17% le grandi imprese.

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Molti i campioni di innovazione che hanno già còlto la sfida dell’Open Innovation celebrate a Smau con il Premio Innovazione 2018: da SisalPay che quest’anno ha vinto il Premio per il proprio percorso di Open Innovation frutto di una strutturata ed efficace strategia in cui idee, tecnologie e organizzazioni esterne vanno a rafforzare e promuovere l’innovazione in tutti i processi dell’azienda a Linetech , contact center d’avanguardia che ha creato uno spinoff, Linetech Digital per la creazione di nuovi prodotti e sperimentare nuovi mercati.  Lo spinoff, formato da digital marketer e sviluppatori, dal 2014 ha sviluppato e lanciato sul mercato numerose startup non solo nel settore Telco, ma anche healthcare. Fra i progetti presentati a Smau Docured.com e MySecretary App. Lanciata proprio quest’anno, MySecretary App è un servizio che unisce la tecnologia app con l’operation del call center fornendo all’utente, con un click, una segretaria in carne ed ossa che risponde alle chiamate del cellulare presentandosi come la propria assistente personale. E, ancora Gruppo Bedeschi, che, con il sistema Regiverse della startup Airlapp (per fruire di contenuti in realtà virtuale tramite smartphone), ora può mostrare nel dettaglio e ovunque nel mondo gli enormi macchinari che produce, da crusher a shiploader etc. L’Open Innovation è un paradigma che si sta affermando nei più diversi settori produttivi, come dimostrano i casi di successo presentati nell’ambito dell’Osservatorio Open Innovation: da Amadori che, insieme a Cereal Docks e Gruppo Finiper ha dato vita a FoodForward, acceleratore Made in Italy per startup operanti nell’AgriTech, FoodTech e RetailTech a Miroglio con l’Innovation Program nato per promuovere e facilitare l’innovazione all’interno del gruppo che opera in ambito fashion. Anche in ambito sanitario sono diverse le esperienze di Open Innovation, tra le più significative quella di Dompé farmaceutici, una delle principali aziende biofarmaceutiche in Italia, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative per malattie rare, spesso orfane di cura. Nell’ambito dell’evento di apertura di Italia RestartsUp Dompé ha spiegato come un’azienda italiana ha fatto dell’Open Innovation uno dei driver principali. La casa farmaceutica, infatti, ha aperto una call per cercare e finanziare con 20mila euro i migliori progetti e idee nei settori dell’oftalmologia e della Nutrizione & Benessere e, proprio a Smau Milano ha incontrato alcune delle startup più innovative in ambito sanitario e non solo, all’interno di un tavolo di lavoro e di uno Startup Safari dedicato.

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Tecnologia positiva quella che si è vista in questa 55ma edizione, in grado di dare un sostanziale supporto allo sviluppo e rinnovamento delle nostre organizzazioni, ma sempre passando per la condivisione di buone pratiche di innovazione che a Smau si contaminano, in un processo virtuoso di confronto e imitazione che supporta imprese ed enti pubblici a percorrerne la strada per essere sempre più competitivi nel mercato ed offrire servizi sempre migliori ed efficienti. È questo l’obiettivo del Premio Innovazione Smau che in questa 55ma edizione ha portato 79 casi di successo sul palco degli Smau Live Show dedicati ai settori più importanti del sistema produttivo italiano e cioè industria 4.0, commercio e turismo, sanità, agrifood, smart communities. Gli Smau Live Show, gli eventi in cui queste esperienze sono state raccontate e condivise, hanno fatto registrare il tutto esaurito in ogni occasione, a conferma dell’interesse da parte delle imprese a capire come si muovono altre realtà dello stesso settore per poi prenderne spunto e ispirazione.

Fra i casi premiati figurano esperienze innovative nell’ambito dell’Industria 4.0, come ad esempio Enel, che ha scelto il sistema di intelligenza artificiale Crystal di iGenius (startup attiva dal 2016) un assistente vocale dedicato che ha rivoluzionato il modo di lavorare in tutto il mondo degli operatori della divisione Generazione Termica; nel mondo del retail, in cui sono stati presentati moltissimi progetti destinati a rivoluzionare la cutomer experience del cliente,  come ad esempio Natuzzi: la più grande azienda italiana nel settore dell’arredamento, ha fatto squadra con Hevolus, per sviluppare Natuzzi Photoplanner, l’innovativo servizio dedicato ai clienti. Basta scattare una foto dell’ambiente domestico da arredare per recarsi nello store Natuzzi e vivere la propria emozionante esperienza di Mixed Reality: indossati i visori di realtà mista, il cliente potrà “visitare” la propria casa, scegliendo i modelli d’arredo, provandone colori e materiali, e sperimentandone la disposizione nell’ambiente. Oppure Carrefour, che ha deciso di utilizzare la tecnologia blockchain nella tracciabilità degli alimenti, primo operatore della GDO a farlo in Italia. Carrefour sarà quindi in grado di rendere trasparente e consultabile per i clienti la filiera dei prodotti agroalimentari.

A Smau abbiamo visto anche come le soluzioni ICT più “tradizionali”, WiFi e cloud, sono oggi capaci di cambiamenti radicali: Aeroporti di Roma (gestore degli scali di Ciampino e Fiumicino) ha implementato nella propria rete la piattaforma di WiFi Engagement & Marketing di MobiMesh per erogare servizi a valore per i viaggiatori (connessione semplice, informazioni, advertising e marketing di prossimità etc).

Molti i progetti in ambito sanitario: la trasmissione e il monitoraggio veloce di dati sono alla base delle innovazioni introdotte da UniSalute, assicurazione sanitaria in Italia che assiste 7 milioni di persone. L’azienda si è rivolta alla Società H&S per adottare una piattaforma di gestione e monitoraggio delle patologie croniche e dei servizi di domiciliarità, mentre Fondazione Gimema si è affidata ai servizi cloud e data center di Seeweb per implementare la rete di medici e laboratori LabNet per la diagnosi e il monitoraggio di diverse leucemie.

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Ottimizzazione dei processi produttivi e trasparenza nei confronti del consumatore: l’innovazione nel settore agrifood percorre queste strade. Fra le esperienze di successo di miglioramento dei processi aziendali troviamo niente meno che Parmalat, che, per migliorare la pianificazione commerciale nel suo complesso ha adottato la soluzione integrata tra la suite SYNTONIA e le componenti software di ELO Digital Office. Invece per The Bridge, azienda di prodotti biologici e vegetali, SAP Business One e InformEtica Consulting si sono rivelati i partner ideali per riorganizzare risorse e strumenti, sui fronti gestionale e produttivo, come risposta a una rapida crescita.

I casi di successo premiati nel settore bancario hanno un filo conduttore: l’ottimizzazione delle comunicazioni aziendali con soluzioni rapide e integrate, per fornire anche un servizio migliore alla clientela. BNP Paribas Leasing Solutions ha adottato l’applicazione mailDocPRO di Studio Informatica, mentre la BCC di Busto Garolfo e Buguggiate ha scelto la piattaforma UC di Voismart Orchestra NG.Fra le assicurazioni, dalla collaborazione tra Reale Mutua Assicurazioni e l’azienda di software GDATA è nata Privacy & Cyber Risk, la soluzione insurtech dedicata alle PMI per mitigare l’impatto economico degli incidenti informatici (es. leaking di dati, ransomware etc) che possono verificarsi.

Tre giorni intensissimi, quindi, all’insegna di una nuova geografia dell’innovazione che hanno visto dirette protagoniste molte Regioni italiane – la Valle d’Aosta, la Lombardia, la Liguria, la Provincia Autonoma di Trento con Trentino Sviluppo, il Veneto, l’Emilia-Romagna, le Marche, la Campania, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia – che a Fieramilanocity hanno presentato il loro ecosistema di innovazione e le startup più interessanti dei loro territori e che Smau ha voluto raccontare anche attraverso una mappa interattiva: un viaggio alla scoperta dell’innovazione proveniente dal mondo delle startup a disposizione delle imprese che vorranno intraprendere la strada dell’Open Innovation per rinnovarsi.

Sempre più apprezzati per orientarsi nella nuova geografia dell’innovazione, gli Startup Safari hanno guidato i visitatori a conoscere da vicino le realtà più innovative presenti in Smau che si rivolgono ai diversi settori produttivi. Ben 75 i tour guidati organizzati nei tre giorni, a dimostrazione dell’interesse delle imprese ad incontrare nuovi fornitori: un bisogno di innovazione e di rinnovamento che proprio attraverso gli Startup Safari Smau vuole soddisfare costruendo per le imprese un percorso su misura.

Dopo la tappa di Milano il tour di Smau continua altre due tappe sui territori: il 20, 21 e 22 novembre si terrà la seconda edizione di Smau Genova, mentre il 13 e 14 dicembre è in programma Smau Napoli.