(homo) isapiens: le nuove skills per i lavoratori del futuro

Formazione in ambito dati: da SAS un nuovo programma dedicato agli studenti

Dal momento in cui veniamo “gettati nel mondo” – come sostiene il filosofo tedesco Heidegger – siamo colpiti da una miriade di informazioni, impulsi e avvenimenti che indiscutibilmente condizionano la nostra vita.

Sebbene il percorso di crescita di ciascun individuo possa essere influenzato da molteplici fattori esterni, ad avere sempre la meglio è la volontà che ha ogni essere umano di agire e di decidere le strade da percorrere.

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isapiens, azienda operativa nel settore della formazione digitale con corsi strutturati in modalità blended e con il marchio esclusivo AliveLearning, si pone come obiettivo quello di sviluppare, in tutti coloro che hanno già una propensione all’apprendimento continuo, quelle particolari skills che permetteranno loro di poter fronteggiare l’eterna battaglia tra uomo e tecnologia.

Questi sono gli strumenti che le aziende hanno a disposizione per agevolare l’evoluzione e il miglioramento delle competenze dei propri team e per renderli resilienti rispetto al costante progresso della società contemporanea. I manager quindi, hanno la possibilità di formare i cosiddetti “lavoratori del futuro”, o learning animals per Eric Shmidt di Google: ovvero individui autonomi, efficienti e pronti ad affrontare nuove sfide grazie alle nuove competenze acquisite.

Esistono molteplici ricerche e studi che dimostrano come la formazione, soprattutto quella supportata dal digitale sia una delle leve fondamentali per il business del futuro. Infatti, secondo il report della Human Capital Trends 2019 di Deloitte, la più ampia survey a livello globale, condotta su un campione di 10.000 Business e HR leader in 119 paesi, sulla gestione delle social enterprise con un focus sul tema del capitale umano, emerge come la formazione sia al primo posto tra le necessità di un’azienda. Si evince anche che caratteristiche come la disponibilità all’apprendimento del candidato, abbia decisamente scavalcato il mero talento, infatti il talent access, ossia l’assunzione del personale basata esclusivamente su conoscenze professionali, non rappresenta più la prassi per i selezionatori.

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È evidente quindi che anche il lavoro dell’HR sta cambiando rotta: la strategia di Talent Acquisition e Management, cioè l’inserimento di giovani talenti ritenuti idonei per ricoprire determinate posizioni professionali, non è più funzionale; oggi la direzione verso cui si sta andando è quella di una reskilling strategy e tactic dove le risorse di un’azienda vengono scelte in base alla propria adattabilità alle sfide professionali e alla disponibilità al potenziamento delle proprie capacità. D’accordo con Deloitte, la ricerca McKinsey, su oltre tremila imprenditori in sette paesi, compresa l’Italia, rivela come l’82% degli executives di grandi aziende sia consapevole della necessità di adottare questa nuova strategia. L’obiettivo è quello di permettere al proprio team l’acquisizione di competenze omogenee e che soddisfino la dinamicità della domanda del mercato professionale. Inoltre viene evidenziato come la richiesta di competenze tecnologiche, sia quelle avanzate, come la programmazione, che quelle digitali di base, aumenterà del 55% nei prossimi dodici anni.

Lo studio di Accenture StrategyHarnessing: Revolution: Creating the Future Workforce” dimostra come i lavoratori siano, in larga maggioranza (84% dei casi) ottimisti rispetto al miglioramento delle loro prospettive lavorative, grazie all’introduzione e allo sviluppo del digitale.

I lavoratori che mostreranno affinità con questo nuovo approccio potranno avere un più facile accesso a posizioni di rilievo, in cui la tecnologia è imprescindibile, trasformandosi quindi in (homo) isapiens.

Consapevole di dover rispondere a questi cambiamenti richiesti dal business, il percorso didattico presentato da isapiens supera anche il concetto di e-learning e lo definisce, appunto, AliveLearning. Questo metodo basato principalmente sulle persone che hanno la possibilità di scegliere, attraverso “cataloghi di coach”, il proprio tutor e grazie a tecnologie smart, come la piattaforma digitale, possono dialogarci e acquisire le skills necessarie.

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Un’evoluzione della formazione per ambire a una professionalità che sia all’avanguardia e abbia valore in questa fase di digital transformation con lo scopo – come dichiara isapiens – di creare una leadership diffusa, e non più gerarchica, per permettere ai lavoratori di avere tutte le capacità per agire con un certo grado di autonomia.