Datacenter “cuore” dell’impresa

Datacenter “cuore” dell’impresa

Axians: parlare di iperconvergenza è riduttivo, la nuova era è il multicloud

«Il datacenter di nuova generazione costituisce sempre più il cuore dell’impresa, per questo deve essere un facilitatore, e non un ostacolo, e crescere alla velocità del business dell’azienda». Marco Cavallarin, pre-sales team manager di Axians, non ha dubbi in proposito e aggiunge: «Un approccio tradizionale per infrastrutture datacenter con storage separato, reti e server, rischia di essere messo in crisi dalle crescenti esigenze delle applicazioni e dal ritmo frenetico dello sviluppo aziendale».

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Non a caso negli ultimi anni si sono adottate per i datacenter strutture iperconvergenti.

«Sì, in quanto integrando risorse computazionali (server), di memorizzazione (storage), networking e virtualizzazione in un’unica appliance si è in grado di fornire una soluzione
chiavi in mano, monitorabile e gestibile da un’unica console di management. Si tratta di
un’architettura che si differenzia in modo significativo dalle altre: consente una scalabilità dei nodi di calcolo e di archiviazione semplici e indipendenti, da cui ne conseguono evidenti benefici contando su un sistema che non ha potenzialmente limitazioni “verso l’alto”».

Ultimamente, tuttavia, cloud, hybrid cloud, multicloud sembrano essere la nuova via per i datacenter.

«È vero. Il mercato delle infrastrutture iperconvergenti vive oggi un momento di profonda trasformazione, tanto che possiamo considerare avvenuto l’approdo alla generazione 2.0, quella per l’era multicloud. Oggi parliamo di enterprise cloud, un sistema moderno, concepito intorno all’idea “webscale”, usato dai grandi player del cloud e idoneo anche all’interno dei datacenter aziendali, con un design pensato per gli utenti. Facendo convergere nativamente capacità di calcolo, virtualizzazione e storage in una soluzione resiliente e software-defined dotata di intelligenza artificiale, l’enterprise cloud offre la semplicità e l’agilità di servizi cloud pubblici come Amazon Web Services (AWS), MS Azure, Google, ma con la sicurezza e il controllo di cui hai bisogno in un cloud privato».

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Qual è la strategia di Axians in tale direzione?

«Le caratteristiche più importanti della proposta di Axians dal punto di vista del design si basano su un’infrastruttura di livello enterprise per gli scenari hybrid cloud. Combina storage, elaborazione, networking e hypervisor, aggiungendo funzionalità verso il cloud pubblico e privato. Il risultato è quello di fornire alle applicazioni con prestazioni sempre ottimizzate, un utilizzo dell’infrastruttura simile a quello cloud, sicurezza di alto livello e mobilità trasparente per una vasta gamma di servizi che vengono continuamente implementati grazie alle partnership con i più grandi e qualificati vendor. Tuttavia, ciò che ci pone davvero un passo avanti rispetto ai nostri competitor è l’opportunità di partecipare costantemente ai workshop e ai Club internazionali Axians, in cui gli esperti di ciascun vertical, dalla cybersecurity, all’IoT, al datacenter, al cloud, per fare solo qualche esempio, mettono a disposizione dei colleghi soluzioni già sperimentate nel resto del mondo».